Salviamo il Gal Hassin: appello urgente

“Negli ultimi due anni le attività si sono interrotte a causa dell’emergenza sanitaria. Il GAL Hassin è un esempio più che virtuoso di finanziamenti pubblici spesi bene. Oggi, con i residui dei finanziamenti ricevuti, si stima “una aspettativa di vita” di un anno”.
Il GAL Hassin è una Fondazione regolarmente iscritta al Registro Regionale delle Persone Giuridiche, istituito presso la Segreteria Generale della Presidenza della Regione, e ha iniziato a operare nel settembre 2016. Iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche del MIUR, svolge un’intensa attività didattica e divulgativa rivolta soprattutto alle scuole (più di 50.000 studenti dal 2017 al febbraio 2020, quando si è dovuto interrompere il tutto a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19) e di ricerca in ambito astrofisico. (FIRMA QUI)
Partecipa a importanti progetti internazionali e collabora con il Minor Planet Center (Harvard, Massachusetts), con l’International Asteroid Warning Network (Università del Maryland), con l’Observatoire de la Côte d’Azur (Nizza) e con DLR (Deutsches Zentrum für Luft und Raumfahrt) di Berlino nell’ambito della ricerca sui corpi minori del Sistema Solare e Near-Earth Object (NEO, asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra). Nell’ambito della ricerca sui pianeti extrasolari partecipa al progetto ExoClock, preparatorio alla missione spaziale ARIEL (Atmospheric RemoteSensing Infrared Exoplanet Large-survey), dimostrando una notevole capacità di attivare collaborazioni scientifiche di alto livello. I risultati ottenuti in questi settori di ricerca sono già molto lusinghieri.
Ma molto di più e meglio si potrà fare con il Wide-field Mufara Telescope (WMT), un telescopio innovativo e prototipo mondiale, già installato sulla cima di Monte Mufara (Madonie) e in fase di collaudo. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) collocherà a breve, sempre su Monte Mufara, il suo telescopio, uno strumento di nuova concezione e anch’esso un prototipo mondiale, denominato NEOSTEL FLY-EYE.
In questi anni il GAL Hassin ha ricevuto riconoscimenti, manifestazioni di interesse e credenziali di qualità dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Agenzia Spaziale Europea (ESA), Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Università di Tübingen, NASA, ONU e ha registrato la presenza di personalità scientifiche di grandissimo rilievo (i premi Nobel per la Fisica George F. Smooth e Michel Mayor, l’astronauta Paolo Nespoli e tantissimi altri, qualificatissimi nomi indiscussi per competenza e valore come Giovanni Bignami, Nicolò D’Amico, Margherita Hack, Corrado Lamberti, Marcello Coradini, solo per citarne alcuni).
In epoca moderna gli Osservatori Astronomici vengono costruiti, per minimizzare gli effetti dell’inquinamento luminoso, in località remote, lontane dai centri abitati. Il territorio siciliano delle Madonie grazie alla sua particolare ubicazione e alle straordinarie condizioni di trasparenza del cielo è probabilmente uno dei pochi “siti nazionali” dove ancor oggi sia risultato conveniente aver costruito un Osservatorio Astronomico, attrezzato con una strumentazione scientificamente competitiva a livello internazionale (il Wide-field Mufara Telescope – WMT). L’Osservatorio delle Madonie si appresta quindi a diventare un polo di eccellenza per la ricerca astronomica, un’occasione epocale che la Regione Siciliana non può mancare, visto l’interesse che istituti nazionali ed esteri hanno manifestato nei confronti delle nostre attività.
Grazie ad un cospicuo finanziamento di € 7.500.000,00 ricevuto nel novembre 2009 dal CIPE, per la nascita di un polo culturale attorno al tema dell’astronomia e per la valorizzazione del territorio, il GAL Hassin è stato costruito in tre anni e inaugurato l’11 settembre 2016. L’avvio delle attività è stato sostenuto dal 2015 al 2017 dal MIUR per un totale di € 1.500.000,00 e, negli anni 2018 – 2020, sempre dal MIUR, a seguito di partecipazione a bando triennale, per un totale di circa € 390.000,00. Tali somme devono intendersi come sostegni a carattere straordinario e non a regime e, comunque, insufficienti a garantire la progettualità e la programmazione pluriennale. Gli incassi da attività figurano per circa € 80.000,00/anno ma, negli ultimi due anni le attività si sono interrotte a causa dell’emergenza sanitaria.
Il GAL Hassin è un esempio più che virtuoso di finanziamenti pubblici spesi bene. Oggi, con i residui dei finanziamenti ricevuti, si stima “una aspettativa di vita” di un anno. In assenza di un supporto finanziario di base stabile almeno su medio termine, l’unica alternativa sarà la chiusura, vanificando, oltre tutto, le ingenti risorse finanziarie pubbliche già impegnate. Soprattutto, verrà a mancare, perduta per sempre, una occasione unica e irripetibile per la Regione Siciliana. Dietro la realtà del GAL Hassin vi è una storia di grandi passioni, di sofferenze e di difficoltà inimmaginabili, di impegni resi in maniera gratuita e senza tener conto di appartenenze “politiche”, di relazioni nazionali e internazionali costruite. E non sarà per niente facile riprendere questo ragionamento. Si chiede pertanto con forza, agli organi in indirizzo, di intervenire, ciascuno per le proprie competenze, per evitare che un Centro di eccellenza che promuove la Cultura e la Ricerca Scientifica sia costretto a chiudere.
Il Presidente della Fondazione GAL Hassin
Dott. Giuseppe Mogavero
Primo firmatario del presente Appello FIRMA QUI

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