Quando mangiare i ceci per abbassare l’indice glicemico? Trucchetto della nonna

Mangiare i ceci con la pasta aiuta ad abbassare l’indice glicemico. Si possono mangiare a […]

Mangiare i ceci con la pasta aiuta ad abbassare l’indice glicemico. Si possono mangiare a pranzo ma anche a cena. I ceci fanno parte degli alimenti con basso indice glicemico. Provocano innalzamenti molto contenuti della glicemia.

Come abbassare la glicemia con i ceci?

Alcuni studi hanno evidenziato che sostituire regolarmente, con una mezza porzione di ceci, porzioni analoghe di uova, pane, riso o patate al forno è associato a un minore rischio di incidenza di diabete. Questi legumi fanno parte degli alimenti con basso indice glicemico. Sono alimenti che provocano innalzamenti molto contenuti del glucosio. Per questo possono essere consumati abbastanza liberamente anche in presenza di questa patologia. Il consumo di ceci sembra essere sicuro per il diabetico.

Chi ha la glicemia alta può mangiare i ceci?

Possiedono delle fibre che incoraggiano la produzione di acidi grassi a catena corta. Tutto questo aiuta a ridurre i livelli di glucosio nel sangue. Gli esperti raccomandano che chiunque abbia questa patologia consulti un medico prima di aggiungere i ceci alla loro dieta. Questi legumi, così come i fagioli e le lenticchie, sono cibi con un basso indice glicemico, che li rende una buona scelta per il diabetico. Nei soggetti sani che mangiano i ceci si ha un miglioramento della sensibilità all’insulina oltre le 6 settimane.

Quale verdura abbassa la glicemia?

I Broccoli. Contengono il sulforafano che è un tipo di isotiocianato che ha proprietà ipoglicemizzanti. Questa sostanza chimica vegetale viene prodotta quando i broccoli vengono tritati o masticati a causa di una reazione tra un composto glucosinolato chiamato glucorafanina e l’enzima mirosinasi, entrambi concentrati in questi ortaggi. Alcuni studi hanno dimostrato che l’estratto di broccoli ricco di sulforafano ha potenti effetti antidiabetici. Aiuta a migliorare la sensibilità all’insulina e a ridurre la glicemia e i marcatori di stress ossidativo. I germogli aiutano a promuovere la sensibilità all’insulina e a ridurre i livelli di glucosio.

Quale salume non può assumere un diabetico?

Salame. Una ricerca della Harvard School of Public Health ha dimostrato che bastano 50 grammi di carne rossa al giorno trasformata in insaccati per aumentare il rischio di diabete di tipo 2 del 51%. Il rischio aumenta invece solo del 19% se ogni giorno si mangia un etto di carne rossa non trasformata. Il salame è un alimento ipercalorico, ad alto contenuto di trigliceridi, di colesterolo e di cloruro di sodio. Ecco perché non è alla dieta per il controllo del diabete e a quella per il peso. E’ sconsigliato per i regimi alimentari conto l’ipercolesterolemia e l’ipertensione. Ecco cosa contiene il salame:

  • Calorie: 336kcal.
  • Proteine: 22%.
  • Grasso: 34%.
  • Carboidrati 2,4%.
  • Fibra 0%.
  • Zucchero 1%.
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