Ormai è Guerra: cosa sta succedendo in questi minuti

Il Mondo si sveglia in Guerra, e come riporta La Sicilia, “la possibile guerra in Ucraina e meno lontana di quanto si possa immaginare e vede anzi, la Sicilia in prima linea soprattutto per via della base della Marina Usa a Sigonella vicino Catania. E’ da qui infatti che decollano i droni GlobalHawk, capaci di restare in volo anche per 24 ore consecutive e che di fatto tengono sotto controllo le truppe russe nel Donbass e ai confini con l’Ucraina”. Ecco cosa sta succedendo in questi Minuti:
Il ministero degli Esteri cinese è contrario all’imposizione di sanzioni contro la Russia e si augura che tutte le parti coinvolte nella crisi ucraina cerchino di risolvere la questione attraverso il dialogo, mantenendo la calma ed esercitando moderazione: lo ha ribadito oggi ai media il portavoce del ministero, Hua Chunying, secondo quanto riporta il Guardian.
L’esercito ucraino ha reso noto che un altro soldato e’ stato ucciso e sei sono rimasti feriti in bombardamenti da parte dei separatisti filorussi nell’Ucraina orientale nelle ultime 24 ore. Lo riporta il Guardian. In questo periodo l’esercito ha registrato 96 bombardamenti, 81 dei quali sono avvenuti con armi pesanti, rispetto agli 84 del giorno precedente. E’ quanto emerge dal rapporto giornaliero della Joint Forces Operation ucraina, pubblicato questa mattina. Le forze separatiste, sottolinea il documento, hanno usato artiglieria pesante, mortai e lanciarazzi Grad.
Ministro Guerini: “Sì a diplomazia ma occorre risposta ferma”.  “La Nato e l’Unione europea hanno lavorato e continuano a lavorare incessantemente per una soluzione politica. I fatti sono andati nella direzione opposta. Continuiamo, pero’, a ritenere che la via diplomatica sia la strada maestra. Questo non significa che non occorra una risposta ferma”. Lo sostiene il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini in una intervista al Corriere della Sera.
“Le sanzioni non risolveranno nulla per quanto riguarda la Russia. E’ difficile immaginare che qualcuno a Washington conti che la Russia riveda il suo corso di politica estera sotto la minaccia di restrizioni”: lo ha scritto l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sulla pagina Facebook dell’ambasciata russa. Lo riporta il Guardian. “Non ricordo un solo giorno in cui il nostro Paese ha vissuto senza alcuna restrizione da parte del mondo occidentale – ha proseguito Antonov nel post-. Abbiamo imparato a lavorare in tali condizioni. E non solo a sopravvivere, ma a anche sviluppare il nostro Stato”. “Non c’è dubbio che le sanzioni imposte contro di noi danneggeranno i mercati finanziari ed energetici globali – ha concluso -. Gli Stati Uniti non saranno esclusi, dove i comuni cittadini subiranno tutte le conseguenze dell’aumento dei prezzi”.
Ancora Guerini: “La violazione dell’integrità territoriale di un Paese non e’ accettabile e costituisce una minaccia alla pacifica convivenza di popoli e Stati”, “Nato e Ue hanno lavorato e continuano a lavorare inecssantemente per una soluzione politica”, “questo non significa che non occorra una risposta ferma”. Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, intervistato dal Corriere della sera ribadisce l’importanza della “coesione” di Ue e Nato nella crisi ucraina, l’importanza dell’opera di deterrenza a cui partecipa anche l’Italia e invoca cautela a chi parla di terza guerra mondiale.
Blinken: “Invasione era fin dall’inizio il piano di Putin”
L’invasione dell’Ucraina è stato fin “dall’inizio” il piano perseguito da Vladimir Putin. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che si è tenuta nella tarda serata di martedì a Washington. Il piano del leader russo, ha detto Blinken, è stato “fin dall’inizio invadere l’Ucraina, controllare l’Ucraina e il suo popolo, distruggere la democrazia ucraina, che è in netto contrasto con l’autocrazia che lui guida e rivendicare l’Ucraina come parte della Russia”. Per il capo della diplomazia di Washington, quella in Ucraina è stata una “crisi fabbricata” ed è la “più grande minaccia alla sicurezza in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”.
Guterres: “Inviare militari russi non è peacekeeping”
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha puntato il dito contro l’operazione di ‘peacekeeping’ annunciata dal presidente russo Vladimir Putin nella regione separatista del Donbass, nell’Ucraina orientale, definendola “una perversione del concetto di peacekeeping”. “Quando le truppe di un Paese entrano nel territorio di un altro senza consenso, non sono peacekeeper imparziali, non lo sono per niente”, ha sottolineato il capo del Palazzo di Vetro, chiedendo un immediato cessate il fuoco e un “ritorno a un percorso di dialogo e negoziato” nella regione.

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