Tre mamme ucraine e cinque figli presto a Cefalù. A liberarle dalla guerra è stata una cefaludese docente e giornalista. Da bambina una delle tre mamme, Yana Kondratenko oggi 34enne, era stata ospitata da Paola Castiglia. “Per me è come una sorella – racconta – Lo è stata quando eravamo piccole ed è così anche adesso. Siamo sempre rimaste in contatto e poco prima che scoppiasse la guerra con mia sorella Benedetta eravamo convinte che dovesse lasciare al più presto l’Ucraina ma non abbiamo fatto in tempo».
Con lo scoppio della guerra diventa difficile farla arrivare in Sicilia. Paola non si arrende e guida l’uscita della sua amica attraverso il telefonino. All’inizio provano a lasciare l’Ucraina dalla Polonia. Ma la Polonia era lontana da dove si trovava Yana. Prima di lasciare l’Ucraina ci volevano cinque giorni a piedi sulla neve. Si segue a questo punto la rotta della Moldavia. «le tre donne con i loro bambini partono in macchina ed ogni volta che si fermavano facevano arrivare a Paola la posizione per capire da quel punto come si potevano muovere. Per due settimane il viaggio è andato avanti attraverso invii di mappe e rotte. Alla fine le tre mamme approdano a Bucarest. Adesso saranno accolte dalla Diocesi di Cefalù.