Occuparsi del proprio giardino o comunque di una qualsiasi “porzione di terra” adibita al verde risulta essere tra gli hobby più rilassanti e simbolici in assoluto. Il giardinaggio infatti riesce ad unire una platea di persone molto diversificata ed ampia, anche perchè, al netto di concetti come il “pollice verde”, la maggior parte delle varietà di piante non necessita un vero e proprio talento, ma conoscenza ed attenzione. Tra i più grandi “crucci” vi è quello legato alla crescita del giardino, una sorta di requisito fondamentale ma che non è affatto scontato: alcuni elementi infatti possono compromettere il naturale sviluppo del verde del nostro giardino.
Perchè il giardino non fiorisce? Ecco l’errore più comune di tutti, incredibile
Anche senza voler ambire al cosiddetto prato “all’inglese”, ossia estremamente curato e “perfettino”, bisogna comunque tenere conto di una serie di fattori ambientali che possono effettivamente compromettere la crescita dell’erba. E’ essenziale ricordare che anche un giardino che ha delle peculiarità eccellenti per favorire la crescita dell’erba richiede un più che discreto apporto di attenzione. A partire dal nutrimento “base”, ossia acqua e sole che non devono mai mancare ma non devono essere neanche troppo “presenti”, fino ai nutrienti come azoto o di fosforo. Uno squilibrio troppo marcato di queste sostanze, comunque indispensabili nelle giuste quantità, può essere una delle motivazioni che sanciscono un giardino che non “funziona”.
Tra le motivazioni più sottovalutate ma anche tra le più incidenti risulta essere il taglio dell’erba. Se il prato viene rasato troppo frequentemente e troppo in profondità, questo potrebbe favorire il proliferare delle erbacce, comrpomettendo nello stesso tempo il naturale sviluppo del prato che desideriamo. Solitamente, indifferentemente dal tipo di prato che intendiamo avere, non è mai una buona idea tagliare non più del 25-30 % della lunghezza naturale dell’erba, così da garantire un “rinnovamento” naturale del manto erboso.