Palermo 1931: Vincenzo Florio Jr. rilancia l’antico Carnevale già attivo nell’Ottocento

Palermo 1931: Vincenzo Florio Jr. rilancia l’antico Carnevale già attivo nell’Ottocento
Proponiamo ai tanti estimatori di etnoantropologia, nello specifico del Carnevale, un’altra interessante notizia riguardo l’antica kermesse che si svolgeva a Palermo.
Infatti, presentiamo ai lettori di questa testata, l’articolo apparso sul giornale palermitano “L’Ora” del 2-3 febbraio 1931, che riportava la cronaca della manifestazione del primo giorno di Carnevale.
Il titolo del pezzo, inserito nella sezione “Cronaca di Palermo”, recitava: “Palermo ha salutato ieri il ritorno del vecchio Carnevale. L’esultanza popolare per l’ingresso trionfale del “Nannu” e della Nanna” –
Il predetto noto organo di informazione fu fondato e finanziato dai Florio, che tra l’Ottocento e il Novecento era una delle famiglie della borghesia industriale più ricche d’Italia.
Come è noto, in Sicilia, i Florio furono i protagonisti in quel particolare periodo storico, culturale e artistico che venne denominato la “Belle Époque”.
Il mecenate Vincenzo Florio Jr. (per intenderci, l’ideatore della Targa Florio, la corsa più antica del mondo) volle fortemente che il vecchio carnevale di Palermo riprendesse auge e vigore, come lo era stato circa cinquanta anni prima (1).
E per questo “straordinario rilancio”, il giovane rampollo palermitano fu a capo del Comitato organizzatore. Quindi, per questo ambizioso progetto, il presidente del “Comitato per la rinascita del Carnevale” fu coadiuvato e assecondato da Oreste Lo Valvo (1868 – 1947) avvocato, giornalista e saggista, tra l’altro, autore anche de “L’ultimo ottocento palermitano: storia e ricordi di vita vissuta”, e il comm. Spataro.

Circa l’antichità del Carnevale di Palermo ne avevo già scritto in modo esauriente nel 2016 (2), mettendo in rilievo un fatto curioso: che sin dal 1852, fu presente nella città Palermo, la sola maschera del “Nannu”.

Evidenziando altresì che sino al 1882 la maschera del vegliardo veniva totalmente distrutta mediante un complesso cerimoniale, che culminava, nel rogo e rinnovata ogni anno.

Sull’antico Carnevale palermitano e il rilancio dello stesso, nel 1931 scrisse sempre il Lo Valvo:

«Ferveva il carnevale e ferverà sempre, brillando come una favilla riaccesa, a distanza di qualunque tempo, giacché l’anima umana come sente il dolore, ha bisogno per la sua vita stessa di sorridere e gioire!».

Detto ciò diamo ai lettori la notizia della cronaca, quella vera e documentata: l’ouverture dell’antico Carnevale svoltosi nella capitale siciliana la domenica del 1° febbraio di 92 anni fa”.

«Più che il tempo, spesso è generoso nel largirci anche in inverno belle giornate e che invece ieri – non sappiamo poi perché – si mostrò molto corrucciato all’inizio delle feste carnevalesche, la nostra cittadinanza mostrò ieri davvero, nella forma più clamorosa ed entusiastica, la sua ottima, simpatica e ammirevole disposizione a divertirsi, fin dal primo giorno di apertura delle feste. Il concorso del pubblico, affluito da tutti i rioni della città è stato semplicemente fantastico ed aggiungiamo noi soprattutto eroico, poiché ci voleva dell’autentico eroismo a lasciare le case con quel tempaccio ostinato di ieri e ad esporsi sulla pubblica via e sotto la pioggia incalzante, con donne e bambini.

L’uscita della “Nanna”

La “Nanna”, secondo il programma stabilito, è uscita ieri alle 14 dal Politeama Garibaldi per recarsi a rilevare il “Nannu”, a Porta Felice.
Le accoglienze del pubblico che furono fatte al suo uscire in piazza Politeama furono indescrivibili, come quelle che si rinnovarono al suo passaggio lungo la via Ruggero Settimo, Via Maqueda, e corso Vittorio Emanuele fino a Porta Felice.

L’ingresso trionfale de. “Nannu e della “Nanna”

Ma quello che veramente che fece andare in visibilio il pubblico fu l’incontro del «Nannu» e della «Nanna» a Porta Felice, dove la ressa del pubblico accorso per assistere alla scena, era straordinaria.
In un lungo amplesso i due vecchietti in amore si strinsero fra le più grosse e sane risate della folla, che in quel momento sembrava di andare addirittura in visibilio, in una incontenibile esplosione di gioia.
Finalmente “u Nannu” e a “Nanna” sempre applauditi, prendono posto sulla loro berlina settecentesca, per l’ingresso trionfale in città che si svolge in un’atmosfera d’incalzante entusiasmo e d’ineffabile gioia dei presenti.

«U Nannu» e a «Nanna» al loro passaggio lungo il Corso Vittorio Emanuele e la via Maqueda furono accolti dalla folla con una indescrivibile festosità e una irrefrenabile gioia.

La berlina era seguita da numerose grandi carrozze in cui prendevano posto quaranta caratteristiche mascherate, rappresentanti il parentado del «Nannu» e della «Nanna», cui faceva seguito ancora una imponente «tubiana» formata da circa ottanta persone in maschera, che suonavano i più strani e indiavolati strumenti.
Chiudevano il corteo quattro «campieri» con trombe.
Descrivere lo spettacolo umoristico che allietava la folla della più

Alla “Casa del Carnevale”

Il «Nannu» e la «Nanna» fra un trionfo di popolo poterono finalmente giungere al Giardino Inglese, ove il Comitato aveva allestito la cosiddetta «Casa del carnevale».

Il merito di questo successo oltre che al Comitato organizzatore di cui è geniale presidente il gr. uff. Vincenzo Florio,

efficacemente coadiuvato dal comm. avv. Oreste Lo Valvo e dal comm. Spataro, va a tutti coloro che in vario modo si prestarono alla riuscita della manifestazione e tra essi vanno specialmente segnalati il cav. uff. Emanuele Finocchiaro che mise a disposizione del Comitato centoventi operai del suo cantiere lavori in cemento, il figlio sig. Silvio Finocchiaro e il prof. Salvatore Li Greci che con grande amore e spirito di sacrificio si sono cooperati nel difficile, paziente e lungo lavoro di organizzazione.

Note:
(1) cfr. Giuseppe Longo 2022, La Società del Carnevale di Palermo e il gran pranzo di beneficenza al Politeama Municipale, Cefalunews, 19 febbraio.
(2) cfr. Giuseppe Longo 2016, “Enrico Onufrio ed il Carnevale palermitano tra primo e secondo Ottocento”, Cefalunews, 18 agosto.

Bibliografia e sitografia:

1. Giuseppe Longo 2023, Il nuovo imperativo del 2023: buttiamo un quarantennio di fake news sul Carnevale di Termini Imerese! Cefalunews 11 gennaio.
2. Giuseppe Longo 2023, Carnevale di Termini Imerese: la fiaba obsoleta dei Napoliti, con una nostra retrodatazione all’Epigravettiano superiore, Cefalunews, 25 gennaio.

1. Foto di copertina: Carnevale di Palermo 1931, i Nanni in cocchio arrivano ai Quattro Canti.
2. Foto a corredo dell’articolo: “Nannu” e “Nanna palermitani, e cocchio dei Nanni ai Quattro Canti.

Giuseppe Longo

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