La città di Palermo si prepara a un importante cambiamento nel suo paesaggio urbano e nella sua viabilità grazie all’approvazione dei lavori di raddoppio del Ponte Corleone (nella foto di Antonio Cataldo). Questo progetto ambizioso, finanziato interamente dalla Regione Siciliana con oltre 17 milioni di euro di fondi Poc 2014-2020, mira a trasformare radicalmente una delle arterie stradali più importanti della città.
L’iniziativa, annunciata durante un recente sopralluogo delle autorità regionali e comunali, prevede la realizzazione di due nuovi viadotti laterali sul fiume Oreto. Questi viadotti saranno dotati di otto corsie in totale, quattro per ogni direzione di marcia, contribuendo così ad alleggerire il traffico su una delle strade più congestionate di Palermo.
Con una lunghezza di 150 metri e un’altezza di 16 metri, i nuovi ponti laterali permetteranno l’aggiunta di due corsie larghe 10 metri ciascuna su ogni carreggiata, fornendo anche spazio per marciapiedi pedonali. Questo progetto non solo migliorerà la viabilità della città, ma anche la qualità dell’aria, riducendo i tempi di percorrenza e l’ingorgo stradale.
L’opera, frutto di una collaborazione tra il Comune di Palermo, il Provveditorato interregionale delle Opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria, e Anas, vedrà l’inizio dei lavori previsto per il mese di giugno. Il primo passo sarà la costruzione della carreggiata lato monte, con l’obiettivo di completare questa fase entro metà 2025 e il progetto nel suo complesso entro dicembre 2026.
Questo non è il primo tentativo di raddoppiare il Ponte Corleone: un progetto simile era stato avviato nel 2004, ma non era stato portato a termine a causa di varie complicazioni. Tuttavia, il nuovo progetto tiene conto di queste esperienze passate e si avvale di tecnologie più avanzate, come il Building Information Modeling (BIM), per garantire una pianificazione e una realizzazione più efficienti.
Il BIM è una metodologia basata su modelli 3D intelligenti che fornisce informazioni dettagliate per la progettazione, costruzione e gestione di edifici e infrastrutture. Grazie al BIM, è possibile esplorare varianti di progetto, creare visualizzazioni realistiche e gestire i dati in tempo reale durante tutto il ciclo di vita dell’opera.
Inoltre, il progetto prevede adeguamenti normativi e tecnologici, come l’utilizzo di strutture più leggere in acciaio, un impianto di illuminazione a LED e elementi per il superamento delle barriere architettoniche. Sarà inoltre realizzata una passerella sopraelevata vicino alla chiesa di Santa Maria dell’Oreto, consentendo l’accesso ai ruderi dell’edificio storico.
Il raddoppio del Ponte Corleone rappresenta un importante passo avanti nel progresso infrastrutturale di Palermo. Grazie alla collaborazione tra enti pubblici e l’utilizzo di tecnologie innovative come il BIM, questa opera non solo migliorerà la mobilità e la qualità della vita dei cittadini, ma servirà anche da modello per futuri progetti di sviluppo urbano nella regione.