Tusa, nuova campagna di scavi sull’Acropoli di Halaesa: specialisti in azione

Lunedì scorso ha preso il via la nuova campagna di scavi sull’acropoli meridionale di Halaesa, con l’obiettivo di approfondire la comprensione dell’organizzazione di questa parte dell’antica città. Ogni mattina, l’equipe composta da studenti e specialisti è accolta da un’alba mozzafiato, che segna l’inizio di giornate intense di lavoro e ricerca.

Il gruppo di studenti, provenienti dalle università di Amiens (UPJV-TrAme), Bordeaux, Paris-Nanterre e Troyes, è composto da: Axel Falempin (UPJV), Léo François (UPJV), Kankou Keita (Université de Paris-Nanterre), Benjamin Leblanc (UPJV), Ilona Logereau (Université de Bordeaux), Erwann Margerin (UPJV), Pauline Ponchon (Université de Paris-Nanterre), Jérémy Porteman (UPJV), Chloé Rossignol (Université de Paris-Nanterre), Esteban Thiebaut (Université de Troyes) e Lucie Thomas (UPJV). Questi giovani ricercatori, pieni di entusiasmo e curiosità, sono il cuore pulsante degli scavi, lavorando fianco a fianco in un’atmosfera di grande collaborazione e amicizia.

La campagna di scavi è resa possibile anche grazie al supporto di un team di specialisti che guidano gli studenti nella formazione e nell’analisi dei contesti e dei materiali trovati. Tra questi esperti troviamo Filipe Ferreira (Paris-Sorbonne, IRAA), Jade Casteloot (Université de Lille-Halma) e Marco Miano (Università di Messina). Il loro contributo è fondamentale per garantire la qualità scientifica delle ricerche e per fornire agli studenti gli strumenti necessari per diventare futuri archeologi competenti.

Le attività quotidiane comprendono lo scavo stratigrafico, l’analisi dei reperti e la documentazione accurata di ogni fase del lavoro. Jérémy Porteman si occupa di immortalare i momenti salienti della campagna con le sue fotografie, mentre Lucie Thomas gestisce la comunicazione, assicurando che i progressi e le scoperte vengano condivisi con il pubblico e la comunità scientifica.

Questa iniziativa non solo rappresenta un’opportunità unica per gli studenti di applicare sul campo le conoscenze acquisite durante i loro studi, ma contribuisce anche alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio storico di Halaesa. Le scoperte fatte durante gli scavi forniranno nuove informazioni sull’organizzazione urbanistica e sociale della città antica, arricchendo il panorama della ricerca archeologica in Sicilia.

Gli scavi sull’acropoli meridionale di Halaesa sono un esempio di come la collaborazione internazionale e interuniversitaria possa portare a risultati significativi nella comprensione del nostro passato. Grazie all’impegno di studenti e specialisti, ogni anno si aggiungono nuovi tasselli al complesso mosaico della storia antica, contribuendo alla conservazione e alla valorizzazione di siti archeologici di inestimabile valore.

Il lavoro continuerà nelle prossime settimane, con la speranza di fare nuove scoperte che possano svelare ulteriori dettagli sulla vita e sull’organizzazione di Halaesa. Nel frattempo, possiamo solo ringraziare tutti coloro che partecipano a questa avventura archeologica, per il loro impegno e la loro passione nel riportare alla luce frammenti di storia antica.

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