Palermo, è morto il giovane tunisino picchiato dal branco in via Maqueda

Si è spento oggi presso l’azienda ospedaliera universitaria Paolo Giaccone il giovane tunisino di 20 anni che era stato vittima di una brutale aggressione avvenuta lo scorso 4 luglio in via Maqueda. Il ragazzo, ricoverato in condizioni critiche nel reparto di terapia intensiva, non è sopravvissuto alle gravi ferite riportate.

Il personale del Dipartimento di Emergenza Urgenza del Policlinico, diretto dal professore Antonello Giarratano, ha fatto il possibile per salvare la vita del giovane. “Il danno neurologico severo da trauma subito e le complicanze post arresto cardiaco verificatosi nell’immediatezza dell’evento – spiega Giarratano – non hanno permesso, nonostante il trattamento intensivo, di recuperare le funzioni vitali. Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia lontana e ringraziamo il Consolato della Tunisia, le autorità intervenute e il Comune di Palermo”.

La direttrice generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari, ha dichiarato: “Siamo profondamente addolorati per la perdita di una giovane vita e ci uniamo alla comunità nel condannare fermamente l’atto di violenza che ha portato a questa tragica situazione. Spero che tragedie simili non si ripetano e che si possa contenere questa aggressività dilagante promuovendo una cultura di rispetto e solidarietà. Ringrazio il nostro personale medico e infermieristico che ha lavorato senza sosta per fornire al paziente le migliori cure possibili”.

Anche il sindaco Roberto Lagalla ha espresso sincera amarezza e dolore per la morte del giovane: “Una vita spezzata in uno scenario di violenza e regolazione di conti in una zona del centro storico dove da tempo vengono segnalate svariate condizioni di pericolo. Confido nella capacità investigativa delle forze dell’ordine affinché vengano individuati al più presto i responsabili di questa drammatica e mortale aggressione. Da parte del Comune, chiederò che venga ulteriormente trattato lo specifico allarme del centro storico in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari della giovane vittima”.

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