Sul colle di Gibilmanna la devozione verso la Madonna è radicata nelle tradizioni del luogo e arricchita da eventi straordinari che continuano ad alimentare la fede dei pellegrini. Tra le numerose storie che si intrecciano con il santuario di Maria Santissima di Gibilmanna, una delle più significative è il cosiddetto “Miracolo di Gibilmanna”, avvenuto nel 1760, un evento che ancora oggi è ricordato con grande emozione da tantissimi fedeli.
Il 1760 fu un anno di particolare importanza per il santuario. Durante le celebrazioni dell’Assunta, il vescovo della diocesi di Cefalù dell’epoca, Gioacchino Castelli, decise di incoronare la Vergine e il Bambino con delle corone che erano state inviate direttamente dal Vaticano. Questo gesto, già di per sé significativo, fu accompagnato da un fenomeno straordinario che segnò indelebilmente la storia di Gibilmanna.
Da 264 anni la tradizione racconta che durante la cerimonia di incoronazione, avvenne un miracolo: un uomo muto riacquistò la parola e un uomo cieco recuperò la vista. Questo evento prodigioso attirò una folla numerosa, che assistette con stupore e fede rinnovata a quello che venne subito percepito come un segno divino. La notizia del miracolo si diffuse rapidamente, richiamando altri fedeli e pellegrini desiderosi di rendere omaggio alla Vergine e di trovare conforto e speranza in quel luogo sacro.
Il “Miracolo di Gibilmanna” continua a essere uno degli episodi più raccontati e celebrati durante le festività religiose del santuario. La sua memoria è mantenuta viva non solo dalle narrazioni orali e dalle celebrazioni annuali, ma anche dalla profonda devozione dei fedeli che considerano questo evento un segno tangibile della presenza divina. Per molti, Gibilmanna non è solo un luogo di culto, ma un luogo dove il cielo ha toccato la terra, e dove la fede e la speranza si rinnovano ogni anno.
Oggi, il miracolo di Gibilmanna è parte integrante della storia del santuario e della comunità di Cefalù. Rappresenta un esempio di come la fede possa essere alimentata da eventi straordinari e di come la devozione popolare possa trasformare un episodio in un simbolo eterno di speranza e spiritualità.