Isnello celebra una santità da radici ventenarie. L’eroica semplicità di Elisa Giambelluca

Elisa, una Santità da radici ventenarie. Dal 18 al 20 Ottobre tre giorni sulle orme di Elisa Giambelluca. A cura della Diocesi di Cefalù, della Parrocchia San Nicolò di Isnello, Istituzione Teresiana e Associazione Amici di Elisa.
Scrive il Parroco don Domenico Sideli
“La vita di Elisa Giambelluca invita i cristiani del Terzo Millennio ad una santità gioiosa. Tutta la sua esistenza di donna impegnata nel mondo della scuola, in diverse città d’Italia, può essere uno stimolo a riscoprire e realizzare pienamente, nella nostra quotidianità, la grandezza della vocazione battesimale.
Nel Programma
VENERDI’ 18 OTTOBRE
Ore 9,00 Chiesa Madre, Celebrazione Eucaristica presieduta dal parroco don Domenico Sideli.
Ore 10,30 Inaugurazione Anno Scolastico
Ore 18.30, Salone Parrocchiale, proiezione del Film Poveda, Amico Forte di Dio.
SABATO 19 OTTOBRE
Ore 17.30 Salone Parrocchiale, incontro con gli adolescenti
“Il giardino nascosto delle cose”, a cura di Francesca Antonelli
Ore 18.30 Chiesa Madre, Celebrazione Eucaristica presieduta dal parroco don Domenico Sideli.
DOMENICA 20 OTTOBRE
Ore 1030, Chiesa Madre, Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em. Rev.ma Sig. Cardinale Gualtiero Bassetti. Nel Centenaro dell’approvazione dell’Istituto Teresiano.
Chi era Elisa Giambelluca?
Scrive do Domenico Sideli, “La santità – come scrisse nel suo diario – è una realtà che appare così lontana e invece è alla portata di tutti; per raggiungerla occorre vivere la vita di tutti i giorni in unione a Cristo, fare le cose ordinarie, ma non in maniera ordinaria.” Morta all’età di 45 anni, Elisa Giambelluca è stata per 22 anni membro dell’Istituzione Teresiana, Associazione Internazionale di laici, fondata nel 1911 in Spagna da San Pedro Poveda, sacerdote e martire della fede. Il testo, in appendice, riporta alcune testimonianze scritte da chi l’ha conosciuta come insegnante ed educatrice e da chi, senza conoscerla, si è accostato alla lettura del suo Diario spirituale”. dal libro Elisa Giambelluca. Eroica semplicità. Lo trovate QUI

“Prometto di fare di tutto per essere santa. Questa vuole essere una promessa reale, perché fondata sulla fiducia incondizionata che Lui può tutto, che Maria mia Madre non mi lascerà, che i miei fondatori faranno la loro parte in cielo”

La Venerabile Serva di Dio Elisa Giambelluca nacque a Isnello (Palermo, Italia) il 30 aprile 1941. Dopo gli studi liceali a Cefalù, si trasferì nel 1960 a Palermo per studiare Matematica e Fisica. Vivendo nella residenza universitaria, gestita dall’Istituzione Teresiana, fu attratta dal carisma di San Pedro Poveda e maturò la sua vocazione laicale al servizio del Vangelo nella stessa Istituzione, dove venne accolta nel 1964. Conseguita la Laurea in Matematica e Fisica nel 1965, iniziò a insegnare a Rossano all’Istituto “San Pio X”, gestito dall’Istituzione Teresiana, al quale era annesso un convitto che ospitava studentesse dei paesi limitrofi. Qui, per tre anni, contribuì con la sua disponibilità e professionalità al riscatto sociale, culturale e formativo delle giovani.

Nel 1968, si trasferì a Torino, dove proseguì l’insegnamento in un Istituto Tecnico Industriale pubblico. Successivamente, contribuì ad un nuovo progetto che l’Istituzione Teresiana assunse a Torino, consistente nella direzione del Convitto e la Presidenza della Scuola Media all’Educatorio della Provvidenza, una Fondazione Regale Sabauda per l’educazione e la formazione di ragazze di famiglie benestanti e per l’accoglienza di fanciulle in stato di bisogno. Insegnò e fu Preside solo per un anno, poiché l’Istituzione decise di lasciare gli impegni presi. Diresse anche una Scuola Media aggregata all’Educatorio della Provvidenza.

Nel 1971, venne chiamata a Roma per dedicarsi alla formazione religiosa e culturale dei giovani, presenti nella residenza universitaria dell’Istituzione Teresiana e per insegnare in un Liceo. L’8 giugno 1973 ricevette la cadenilla (braccialetto), segno dell’impegno definitivo con Dio nell’Istituzione Teresiana. Successivamente, tornò a Rossano come docente e preside dell’Istituto per il Magistero, in cui sviluppò un interessante progetto di innovazione educativa. Nel 1983, si trasferì a Vescovio, vicino al Santuario della “Madonna della Lode”, ma iniziò ad avere problemi di salute a causa di un tumore al colon. Continuò ad insegnare in un Istituto Professionale per l’Agricoltura a Forano. L’ultimo periodo della sua vita lo trascorse a Roma, dove visse forti sofferenze fisiche. Offrì la sua vita per i sacerdoti in situazioni difficili e per le vocazioni.

Morì a Roma il 5 luglio 1986, all’età di 45 anni.

La fede fu vissuta intensamente dalla Venerabile Serva di Dio sin da giovanissima, attraverso la preghiera e l’assidua frequenza ai Sacramenti, tanto da suscitare l’attenzione delle compagne e dei sacerdoti che la incontravano.

Per la formazione ricevuta e ben coltivata nella meditazione personale, la virtù della speranza fu vissuta con connotazioni forti e si impegnò a testimoniarla anche nei momenti dolorosi della malattia. Fu sempre attratta dall’amore verso Dio. Il suo amore verso i familiari fu sempre tenero e costante, anche da lontano non smise di occuparsene e pregare per loro. Si spendeva con grande delicatezza nei confronti di tutto il suo prossimo, che fossero vicini di casa, compagne di collegio o consorelle Teresiane, suoi studenti o colleghi. Come donna di cultura ed insegnante, esercitò ogni tipo di carità, nella fedeltà al carisma di San Pedro Poveda.

Considerata la fama di santità della Serva di Dio, che negli anni andava accrescendosi, si decise di avviarne la Causa di Beatificazione e Canonizzazione. Presso la Curia ecclesiastica di Cefalù si è celebrata dal 29 marzo 2009 al 2 luglio 2011 l’Inchiesta diocesana, sulla cui validità giuridica questa Congregazione delle Cause dei Santi si è espressa positivamente con decreto del 20 settembre 2012. Preparata la Positio, si è discusso, secondo la procedura solita, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Il 12 maggio 2020 i Consultori Teologi hanno espresso il loro voto favorevole. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti in Sessione Ordinaria il 9 febbraio 2021, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

Marcello Card. Semeraro Prefetto

+ Fabio Fabene, Arciv. tit. di Montefiascone, Segretario

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