Notte della Natività nella Cattedrale di Cefalù: un Inno di Gioia e Salvezza

Un’Antica Tradizione di Fede

La Veglia di Natale nella Cattedrale rappresenta uno dei momenti più solenni e attesi dell’anno liturgico. Nella notte in cui si celebra la nascita di Gesù Cristo, la comunità si raccoglie in preghiera, in canti di lode e riflessione. I Salmi cantati raccontano la gloria e la giustizia di Dio. Ecco quali saranno i Canti della Cattedrale. Si Aggiungono altri canti, e anche la Ninnaredda cefaludese quando il Diacono o le Suore porteranno Gesù Bambino nel suo Trono sul Vangelo aperto al Capitolo 1 del Vangelo di Giovanni.

Il Salmo Invitatorio: la Manifestazione della Salvezza

La celebrazione inizia con il Salmo 97, che proclama:
Antifona: Il Signore manifestò la sua salvezza, agli occhi delle genti rivelò la sua giustizia.
I salmisti e il coro si alternano, ricordando le meraviglie compiute dal Signore e invitando tutta la terra a inneggiare con canti e strumenti musicali, celebrando la venuta del Re della giustizia.

L’Inno: Gloria nei Cieli, Pace in Terra

Segue un inno poetico che esalta il mistero dell’incarnazione:
“Ti attesero i padri, venisti ai pastori, sei apparso ai più piccoli povero e nudo.”
Questo canto, che intreccia bellezza lirica e profondità teologica, celebra Gesù come luce del mondo e speranza dell’umanità.

Primo Salmo: il Figlio Generato da Dio

Il Salmo 2 risuona nella notte, ricordando l’investitura divina del Re Messia:
Antifona: Mi ha detto il Signore: Tu sei mio figlio, Io oggi ti ho generato.
Le parole evocano immagini di potenza e giustizia, con un appello ai popoli della terra a servire Dio con timore e umiltà.

Secondo Salmo: lo Sposo che Viene

Il Salmo 18 annuncia la gloria di Dio attraverso la creazione:
Antifona: Come sposo dalla stanza nuziale, il Signore viene a noi.
La narrazione poetica sottolinea l’ordine e la bellezza dell’universo come segno dell’amore divino. Il coro loda la perfezione della legge del Signore, più preziosa dell’oro e più dolce del miele.

Terzo Salmo: Gioiscano i Cieli

Con il Salmo 95, il clima della veglia diventa trionfale:
Antifona: Gioiscano i cieli, esulti la terra davanti al Signore: Egli viene.
Gli strumenti musicali e le voci si uniscono per celebrare la maestà di Dio, che giudica con equità e dona speranza a tutte le nazioni.

Il Primo Responsorio: Attesa della Gloria

Il responsorio canta l’attesa della luce divina:
“In mezzo al silenzio, il tuo Verbo, Signore, è disceso tra noi.”
Il dialogo tra coro e salmisti riflette sull’offerta della terra a Gesù, culminando nell’omaggio della Vergine Madre, l’ancella regale.

Il Canto al Vangelo: la Luce del Nuovo Sole

L’alleluia risuona potente, preannunciando la lettura evangelica. Le parole ricordano l’incarnazione del Verbo e il compimento delle promesse di salvezza. Il coro intona:
“Allora t’incarnasti dalla Pura e annientasti i regni del maligno.”

Canto di Comunione: il Pane di Vita

La celebrazione si chiude con un canto di comunione, che invita i fedeli a Betlemme, la Casa del Pane:
“Venite alla Casa del Pane, Betlem ha riaperto l’Eden.”
Il coro esalta il mistero eucaristico e invoca la trasformazione spirituale attraverso il Cristo incarnato.

Un Messaggio di Speranza

La Veglia di Natale nella Cattedrale non è solo un momento di raccoglimento, ma un invito a rinnovare la fede nella promessa di salvezza. Le voci si uniscono nell’attesa: “Vieni presto, Signore Gesù.” La notte santa diventa così un preludio di gioia e luce per tutti i credenti.

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