Un messaggio carico di significato ha chiuso l’82esima Mostra del Cinema di Venezia. Da Gerusalemme, il Patriarca Pierbattista Pizzaballa ha inviato un videomessaggio in cui ha richiamato il mondo della cultura al suo ruolo decisivo nella costruzione della pace.
“Questa guerra deve finire quanto prima – ha dichiarato – ma la fine della guerra che ci auspichiamo non sarà la fine del conflitto, delle ostilità, del dolore. Dobbiamo lavorare molto, soprattutto chi fa cultura, nel creare una narrativa diversa, nell’avere il coraggio di aprire orizzonti e strade nuove, nuove prospettive, strade, idee”.
Parole pronunciate in collegamento da Gerusalemme e trasmesse a Venezia davanti a un pubblico che, per giorni, ha celebrato la forza del cinema e delle arti visive. Il Patriarca ha sottolineato il potere delle immagini e dei linguaggi culturali: strumenti capaci di aprire varchi laddove la politica fatica. “La cultura e il linguaggio poi può arrivare alla politica – ha aggiunto –. E sono certo che da Venezia possa arrivare un contributo positivo alla pace con parole e immagini”.
Il richiamo di Pizzaballa si colloca in un momento in cui il conflitto in Medio Oriente continua a lacerare popoli e comunità. La Mostra di Venezia, evento internazionale che porta sul grande schermo storie da tutto il mondo, diventa così simbolicamente un palcoscenico da cui lanciare un invito universale: credere nel potere della cultura per costruire pace e riconciliazione.