Geoparco delle Madonie: il ritorno del cartellino verde Unesco

Un successo di sistema che conferma la Sicilia nel cuore della rete mondiale dei Geoparchi

Il Geoparco delle Madonie potrà continuare a fregiarsi del prestigioso titolo di UNESCO Global Geopark. La conferma è giunta in occasione dell’undicesima Conferenza internazionale dei Geoparchi, ospitata in Cile presso il Kütralkura UNESCO Global Geopark, dove il Consiglio degli UNESCO Global Geoparks ha deliberato sulle rivalidazioni dei siti sottoposti a visita ispettiva.

Tra essi, anche le Madonie: dopo il cartellino giallo e le raccomandazioni ricevute nel triennio 2020-2023, il Geoparco siciliano ha saputo tradurre le criticità in opportunità, guadagnandosi oggi il cartellino verde, simbolo di una piena conformità agli standard internazionali e garanzia di appartenenza per ulteriori quattro anni alla rete globale dei Geoparchi UNESCO.

«Il riconoscimento da parte dell’UNESCO al Geoparco delle Madonie è una notizia straordinaria e una vittoria per tutta la Sicilia e per le comunità che vivono e lavorano in questo territorio» – ha dichiarato l’Assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Giusi Savarino. «Ottenere il cartellino verde, dopo il precedente richiamo, significa avere saputo trasformare le criticità in opportunità, dimostrando capacità di programmazione, visione e impegno corale».

Un impegno che ha richiesto un’autentica alleanza tra istituzioni, territorio e comunità educative, come sottolineato anche dall’Ambasciatore Liborio Stellino, Rappresentante permanente d’Italia all’UNESCO: «Il Geoparco delle Madonie, con la sua ricchezza geologica, ambientale e culturale, è una risorsa unica per l’intero territorio siciliano e un modello di sviluppo sostenibile. La sua conferma testimonia la qualità e la rilevanza internazionale di un patrimonio che si integra armoniosamente con i beni culturali e paesaggistici già riconosciuti dall’UNESCO».

La rete mondiale dei Geoparchi UNESCO non si limita a certificare il valore naturalistico dei siti, ma promuove un modello di sviluppo capace di coniugare tutela ambientale, educazione scientifica e crescita delle comunità locali.

Come ha ricordato Alessia Amorfini, coordinatrice del Comitato Nazionale dei Geoparchi UNESCO, «la conferma del cartellino verde per le Madonie testimonia l’impegno e l’eccellente lavoro svolto negli ultimi due anni dallo staff del Geoparco. È la prova della capacità di recepire e attuare con efficacia tutte le raccomandazioni, nel pieno rispetto degli standard richiesti dal Programma Internazionale UNESCO per le Geoscienze e i Geoparchi».

Dalla mattina della proclamazione, il drappo verde con il logo del Madonie UNESCO Global Geopark campeggia sulla balconata di Palazzo Pucci Martinez, sede dell’Ente Parco delle Madonie.

Per il Commissario Salvatore Caltagirone si tratta di «un importante risultato frutto di un impegno costante ed attento da parte di tutto il territorio». La coincidenza con il compleanno del geologo Giuseppe Torre, cui è intitolata la nuova sezione geologica del Museo Collisani inaugurata di recente, conferisce ulteriore valore simbolico a questa giornata.

Il ringraziamento del Commissario si è esteso al Presidente della Regione Renato Schifani, all’Assessore Giusi Savarino, al GAL ISC Madonie, ai 22 comuni del Geoparco, alle scuole coinvolte durante la visita ispettiva – l’ISIS “G. Salerno” e l’I.C. “F.P. Polizzano” di Gangi – nonché allo staff tecnico e scientifico che ha lavorato senza sosta: Peppuccio Bonomo, Alessandro e Fabio Torre, Antonio Mirabella, Franca Gennaro, Rita Militi, Santa Francesca La Spada, Calogero Casserà, Giovanni Caruso.

Con la conferma del cartellino verde, le Madonie non solo si consolidano nel circuito internazionale dei Geoparchi, ma si pongono come laboratorio privilegiato di dialogo tra scienza, cultura e comunità.

Un patrimonio che non appartiene soltanto alla Sicilia, ma all’umanità intera: paesaggi e rocce che raccontano la storia della Terra, intrecciati con la memoria delle popolazioni locali, chiamati oggi a diventare seme di futuro per un nuovo modello di sostenibilità globale.

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