Bere acqua alla giapponese fa bene o male alla salute? E’ una dieta che mette al centro l’acqua. Questa dieta è stata approvata dalla Japan Medical Association. Si basa sul bere acqua in momenti specifici della giornata, a partire dal risveglio mattutino. E’ una vera e propria terapia idrica praticata per perdere peso. Chi la sostiene dice che se eseguita in modo metodico, aiuta a combattere anche vari problemi di salute. Appena alzati, bisognerebbe bere 4 bicchieri d’acqua a stomaco vuoto molto lentamente e con qualche secondo di pausa tra uno e l’altro. L’acqua deve essere fresca e possibilmente priva di fluoro e calcare. Una volta terminati i 4 bicchieri, è consigliabile attendere circa 45 minuti prima di iniziare a fare colazione. Se si incontrano difficoltà nell’iniziare la giornata con 4 bicchieri, si può cominciare con due e aumentare nei giorni successivi fino ad arrivare ai quattro bicchieri. Dopo aver consumato i pasti della giornata è opportuno non bere per almeno un paio d’ore. Se non si riesce a controllare la sete si può bere acqua tiepida. In questo modo, si evita di compromettere l’efficienza dei processi digestivi.
Bere acqua aiuta a perdere peso? L’Università di Boston ha condotto studi su persone in sovrappeso che hanno perso chili in eccesso più velocemente proprio bevendo acqua. E’ chiaro che bere acqua solamente non basta. Il tutto va associato ad una dieta equilibrata e al sano movimento. Diversi studi hanno dimostrato che bere più acqua aiuta stimolare il metabolismo e a bruciare più calorie. Bevendo acqua, in altre parole, attiva quei meccanismi metabolici di produzione di calore con dispendio energetico. Tutto questo aiuterebbe a dimagrire. L’acqua nel nostro organismo passa dai 22 gradi circa a 37 gradi. In questo modo si bruciano grassi e carboidrati. Bevendo ci si idrata e si eliminano le tossine. La carenza di acqua può causare la disidratazione che non permette al corpo di funzionare regolarmente e può causare affaticamento e senso di stanchezza.
Come bere acqua correttamente? Per idratarsi e perdere peso non basta solo bere tanta acqua. Occorre anche sapere bere. I consigli arrivano dal professore Dino Vaira, specialista in Gaestroenterologia all’Ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna. «È sbagliato ingurgitare mezzo litro d’acqua tutto in un fiato – dice l’esperto – perchè anzichè idratare il corpo, la grossa quantità d’acqua arriva velocemente alla vescica, inducendo l’organismo a sentire impellente il bisogno di urinare: in questo modo si elimina in breve tempo l’acqua ingerita, annullandone le potenzialità salutari». Il consiglio è di bere a piccoli sorsi. «Si pensi alla quantità di un cucchiaio da brodo. Più il sorso è piccolo, più l’organismo ne trae beneficio, con la conseguenza che aiuta a curare disturbi piccoli ma molto fastidiosi, che interessano per motivi morfologici soprattutto le donne. Mi riferisco a colite, pancia gonfia, sensazione di gonfiore, cattiva digestione. Per usare una metafora medica, l’acqua deve arrivare all’interno delle cellule lentamente, come una flebo, che a poco a poco rilascia la soluzione». Per il prof. Vaira non va assolutamente dimenticata l’acqua durante i pasti. L’acqua nei pasti principali fluidifica meglio i succhi gastrici. Il consiglio, per questo, è di bere un sorso d’acqua tra una portata e l’altra. Durante il giorno vanno bevuti 2 litri d’acqua. il primo litro al mattino tra le 8.30 e le 12.30. L’altro dalle 14.30 alle 20.30. Una volta fatta propria l’abitudine di bere acqua nel modo corretto si sta subito bene? Non subito chiarisce l’esperto. «E’ bene aspettare due settimane per rilevarne i benefici, perchè l’organismo deve assimilare la nuova abitudine».