A seguito e in ottemperanza del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), 8 marzo 2020, circa le «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19» e in particolare circa le «Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19» la nostra Diocesi, a scopo precauzionale, ribadisce il rispetto delle norme sopra indicate, conferma quanto disposto a livello diocesano il 26 febbraio e il 05 marzo u.s., con alcune disposizioni aggiuntive o correttive, dettate dall’art. 2 dell’odierno DPCM:
1. Per le Celebrazioni Liturgiche.
La Santa Messa e le altre celebrazioni proseguano regolarmente solo nelle Chiese che per le loro dimensioni, garantiscano ai fedeli «la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro» (DPCM, art. 2 v). Durante le Liturgie, si rispettino le misure igienico-sanitario e comportamentali, così come indicato nell’allegato 1 del DPCM (in calce). Si ribadisce che:
– Sia rimossa l’acqua benedetta dalle acquasantiere delle Chiese;
– Si eviti lo scambio della pace con contatto fisico all’interno della celebrazione Eucaristica;
– I fedeli ricevano la Santa Comunione esclusivamente sul palmo della mano.
In osservanza dell’art. 2 v del DPCM, le Messe esequiali si celebreranno esclusivamente con i soli familiari più stretti del defunto e sempre nel rispetto delle norme di sicurezza della distanza interpersonale. Non ci saranno la benedizione della salma a casa, la processione dalla casa alla Chiesa e dalla Chiesa al cimitero; queste ultime avverranno solo in forma privata.
Gli ammalati e gli anziani impediti potranno ricevere l’Eucarestia dai Parroci, dagli altri Sacerdoti e dai Diaconi solo sottoforma di viatico o se espressamente richiesta. Pertanto, i Ministri straordinari della comunione sospenderanno temporaneamente il loro servizio.
2. Per le Processioni.
Sono sospese tutte le manifestazioni di religiosità popolare esterne, come le via crucis, le processioni e quant’altro connesso, organizzate sia dalle parrocchie sia dalle confraternite o dai comitati.
Le presenti disposizioni sono da ritenersi valide in tutto il territorio diocesano e fino al 03 aprile p.v.
Ribadisco, ancora una volta, che l’allegato 1 del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, accluso in calce al presente comunicato, dovrà essere affisso in modo visibile all’ingresso di tutte Chiese officiate.
Il Ritiro Spirituale per i Presbiteri e i Diaconi, previsto per il prossimo 12 marzo, è sospeso nella sua forma comunitaria. Quel giorno si pregherà personalmente e si intercederà per la nostra gente e il mondo intero.
Il senso di responsabilità civico e cristiano ci aiuti in questo tempo di prova. Il rispetto delle norme e la preghiera incessante ci tengano uniti, ravvivino la nostra speranza e ci sostengano.
Di cuore invoco la benedizione del Signore, mediatori Maria Santissima di Gibilmanna e i nostri Santi Patroni.
✠ Giuseppe Marciante
Vescovo di Cefalù
Allegato 1
Misure igienico-sanitarie:
a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre,
supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle
mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque
evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;
c) igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le
secrezioni respiratorie);
d) mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva;
f) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
g) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
h) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
i) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
l) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.