Una sagra che da dieci anni parla di festa, tradizione e cultura

E’ la sagra cefaludese più longeva ma anche quella più conosciuta ed apprezzata fuori le mura di Cefalù. La sagra della «Pasta a taianu» è arrivata quest’anno alla sua decima edizione. Nella via Amendola, dove è nata e cresciuta, ha dato la possibilità a cefaludesi, turisti e villeggianti di gustare un piatto tipico della tradizione cefaludese non sempre conosciuto ed apprezzato. Piatto sconosciuto, persino, a tanti abitanti di Cefalù. Grazie al Centro di Cultura Polis Kephaloidion una delle tradizioni culinarie cittadine più belle ed importanti è sbarcata in città a pieno titolo. Lo spirito di sacrificio dell’associazione voluta e fondata da Domenico Portera, nell’organizzare e gestire la Sagra, è encomiabile. Come da sottolineare è l’attaccamento alla manifestazione dei suoi giovanissimi soci. La Sagra, nel corso di questo decennio, è diventata un appuntamento culturale importante per la città di Cefalù. Un momento al quale, però, ancora oggi non viene data, da parte delle Istituzioni, l’importanza che merita.

In dieci anni l’associazione, oggi guidata da Massimo Portera, ha fatto passi importanti nella riscoperta e nella promozione della Pasta a Taianu. Grazie a questa Sagra, infatti, tanti cefaludesi sono tornati a leggere la storia delle tradizioni cittadine ed hanno imparato a preparare questo piatto della tradizione cefaludese. Grazie a questa Sagra si è fatto conoscere fuori dai confini della nostra città un aspetto assai importante della tradizione gastronomica cefaludese. Grazie a questa Sagra il ferragosto cefaludese, da un decennio, si tinge di tradizione e cultura.

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