Le 500 lire Aretusa sono state stampate fra il 1966 e il 1975. Nel dritto portano a destra la ninfa Aretusa e a sinistra acquila che ghermisce, insieme al serpente e ai delfini che escono dalle acque. Nel verso, invece, vi trova la stampa al centro della scritta “500 lire”, in due righe all’interno di alcuni disegni geometrici.
La stampa delle banconote del 1966, del 1967 e parte di quella del 1970, sono state prodotte senza fibrille fluorescenti. La seconda parte di banconote del 1970 e quella del 1975, sono state stampate su carta contenente fibrille fluorescenti. La banconota misura nella parte stampata 108 x 53 millimetri. In tutto sono state messe in circolazione circa 700 milioni di pezzi di queste banconote.
Le 500 lire Aretusa fanno arricchire?
Consigliamo di concentrare la ricerca sulle banconote da 500 lire del 1970. Ne sono state stampate 150.000.000 e tutte se ancora FDS valgono intorno ai mille euro. Una quotazione destinata a salire nel corso degli anni. La banconota da 500 lire del 1970, infatti, è considerata molto rara.
Il biglietto da 500 lire del 1970 vale 1.000 euro se la banconota è perfettamente conservata, priva di ondulazioni, pieghe o increspature. La carta si deve presentare nitida, corposa e consistente e i colori devio essere quelli originali. Attenzione agli angoli della banconota che non devono essere arrotondati ma ben appuntiti.
Anche se la banconota da 500 lire del 1970 si trova in condizioni SPL o BB è sempre ben quotata. Vale circa 500 lire, infatti, se si trova nelle condizioni SPL ovvero se la banconota si presenta dall’aspetto magnifico. Potrà portare solo un paio di pieghe a croce e se sono tre non devono essere profonde e marcate al punto da cancellare il piano di stampa. La carta deve essere pulita e brillante. Può presentare leggere scritte o piccole macchie.
Ecco quali sono quelle rare
Se la banconota si presenta in condizioni BB vale 250 euro. La banconota da 500 lire, in questo caso, pur presentando evidenti tracce di circolazione deve essere sempre attraente. Può avere diverse pieghe anche profonde ma non vi devono essere buchi nella carta. La banconota può presentare sbavature o colori lievemente sbiaditi e per questo potrebbe anche avere perso la sua naturale consistenza e rigidità. Attenzione ai ai lati che possono anche essere con strappi di lieve entità. I colori però devono essere sempre nitidi anche se non più brillanti. Se la banconota presenta delle riparazioni queste non devino riguardare la regione della stampa.