Nelle umili volontà del mio sapere
langue ogni dì la mia lingua
alla brezza di venti impetuosi
d’ali spiegate e scudi sul petto
a mostrare la tagliente truculenza del mio dire
E mi rivolgo a chi
sospirando d’ansie
si rifugia sotto quelle ali d’aquile
non pensando che esse
prima o poi
forse prima che poi
si sbarazzeranno di loro
stritolandoli a colpi di becco
tra gli artigli voraci
Allora ricorderanno quando la vita
bastava a se stessi
rimpiangendo poderosi respiri
e tavole apparecchiate
.
cesaremoceo
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