Quella nera contiene il resveratrolo che fa bene al cuore perché rende il sangue più fluido. Questa sostanza è utile nel trattare le malattie del fegato grasso. Contiene anche glucosio che può aumentare rapidamente i livelli di glicemia nel sangue.
Mangiare uva nera aiuta il cuore?
La quercetina e il resveratrolo possono ridurre il rischio di aterosclerosi e quindi fanno bene al cuore. I polifenoli che si trovano in quella scura hanno azioni antiossidanti, ipolipemizzanti e antinfiammatorie. Possono aiutare a ridurre le malattie cardiovascolari. Prevengono l’accumulo di piastrine, riducono la pressione sanguigna e i ritmi cardiaci irregolari. Contiene anche fibre e potassio che supportano entrambi la salute del cuore. Una maggiore assunzione di potassio porta ad una riduzione dell’ictus.
Mangiare uva nera aiuta il fegato?
Contiene vitamina C, manganese ed è ricca anche di antiossidanti. Una dieta arricchita con questa frutta riduce i marcatori infiammatori nel fegato che sono suscettibili all’obesità. Il suo consumo riduce il peso del fegato, dei reni e del grasso addominale. Aumenta i segni di difesa antiossidante, principalmente nei reni. Contiene acido ellagico che è un antiossidante che ha effetti positivi sull’accumulo di grasso. La buccia e i semi possono essere potenzialmente utili nella prevenzione dello sviluppo della fibrosi epatica.
Mangiare uva abbassa la glicemia?
Gli esperti dicono che può ridurre i livelli di glicemia nel sangue. Il resveratrolo, un elemento presente nelle bucce aumenta la sensibilità dell’insulina e migliora il processo della glicemia. Questa sostanza aumenta il numero di recettori del glucosio sui membri delle cellule, il che ha un effetto benefico sulla glicemia. Chi consuma con regolarità questa frutta non sarà mai vittima del diabete perché contiene ingredienti che proteggono. Il rischio per questa malattia è molto minore in coloro che consumano regolarmente uva. I pazienti diabetici dovrebbero assumere frutta con vitamine, minerali e fibre.
Chi non deve assumere uva?
Non deve chi soffre di ulcera gastrica, ai diabetici e ai colitici. In caso di diabete, gastrite e coliche, il consumo di uva dovrebbe essere moderato. Gli acini andrebbero masticati con molta cura, magari eliminando bucce e semi. E’ un frutto a indice glicemico moderato. Varia a seconda della maturazione o dello stato di conservazione, fresca o secca. Può oscillare tra i 46 e i 59. Il suo consumo è sconsigliato a chi ha problemi con il diabete. Ecco in dettaglio quando non va mangiata uva:
- Chi soffre di ulcera gastrica.
- I diabetici.
- I colitici.
- In caso di gastrite e coliche.