Difficile anche solo immaginare come sarebbe la cucina italiana ma anche in senso generale, l’intero contesto gastronomico se non fosse stata mai concepita una forma così diffusa come la pasta: una delle pietanze più apprezzate e diversificate al mondo, è indiscutibilmente uno dei simboli della cucina italiana, elemento fondamentale dell’apprezzata dieta mediterranea. Quest’ultima risulta particolarmente apprezzata sopratutto nell’ambito della salute, in quanto da oltre mezzo secolo questa forma di dieta risulta essere particolarmente importante per ridurre l’incidenza di malattie come il colesterolo alto.
Varianti e “pericolosità”
Come abbiamo già esaminato, il colesterolo alto, o meglio l’ipercolesterolemia, costituisce una delle principali problematiche legate all’organismo che sono riconducibili a vari fattori, a partire da quello genetico, oltre a quelli inerenti allo stile di vita, dieta inclusa. Diverse ricerche hanno infatti confermato già da molto tempo che un’alimentazione corretta ed equilibrata contribuisce a ridurre molto i valori anche del colesterolo “cattivo”, ossia quello che è definito LDL, che a differenza di quello “buono” (definito HDL), contribuisce ad ostruire le arterie, provocando nel lungo termine numerosi problemi inerenti alla circolazione.
Quale pasta fa abbassare il colesterolo? Ecco la migliore
La migliore pasta per ridurre questo valore è indubbiamente quella integrale, non esagerando con le porzioni e preferendo un tipo di cottura “medio”, ossia non eccessivamente scotta o troppo al dente. E’ fondamentale anche scegliere con attenzione il tipo di condimento, in quanto i valori del colesterolo “cattivo”, che formalmente è una forma di grasso (un lipide), aumenta in maniera importante in presenza di alimenti con condimenti “grassi”, quindi burro, olio di semi, margarina e simili.
Molto meglio optare per un condimento leggero, costituito da verdure, e olio extra vergine di oliva, non esagerando con le porzioni. Particolarmente indicati allo scopo come condimento ogni categoria di cereali e legumi, mentre vanno assolutamente limitate o ancora meglio evitate qualsiasi forme di condimento a base di carne.
