Chi digiuna 14 ore al giorno è più felice. Un nuovo studio condotto dal King’s College di Londra ha rivelato che digiunare per 14 ore al giorno può influire positivamente sull’umore.
Contrariamente a concezioni più restrittive che promuovono finestre alimentari di sole sei ore, come mangiare tra le 11:00 e le 17:00, i risultati indicano che finestre meno limitate possono comunque apportare benefici significativi.
Lo studio
Più di 37.000 partecipanti all’app ZOE sono stati coinvolti nello studio, registrando quotidianamente la loro salute. Durante il periodo di studio, sono stati chiesti loro di mangiare normalmente per una settimana. Successivamente di limitare il consumo alimentare a una finestra di 10 ore per le due settimane seguenti. I partecipanti dovevano annotare informazioni sul loro umore, livelli di energia e fame.
I risultati dell’analisi hanno mostrato che coloro che hanno digiunato per 14 ore al giorno hanno riportato maggiore energia, miglior umore e una minore sensazione di fame. In particolare, coloro che hanno mantenuto costanza nella finestra alimentare hanno ottenuto maggiori benefici rispetto a coloro che variavano la durata della finestra giorno per giorno. La maggior parte dei partecipanti ha scelto di continuare l’intervento per ulteriori settimane.
La dottoressa Sarah Berry, ricercatrice presso il King’s College di Londra e scienziata capo presso ZOE, ha sottolineato l’entusiasmo per i risultati, evidenziando che “non è necessario essere molto restrittivi per vedere risultati positivi”. Una finestra temporale di 10 ore, gestibile per la maggior parte delle persone, ha dimostrato di migliorare l’umore, i livelli di energia e la sensazione di fame.
Chi digiuna 14 ore al giorno è più felice
L’importanza del momento in cui si consumano i pasti è stata ribadita, sottolineando che il digiuno intermittente può avere un impatto significativo sulla salute in un contesto di vita quotidiana. La ricerca ha anche evidenziato che mantenere una finestra temporale costante ogni giorno porta a risultati più positivi rispetto a chi varia la propria finestra alimentare.
Kate Bermingham, coinvolta nella ricerca, ha aggiunto che “non abbiamo bisogno di mangiare tutto il tempo” e che molte persone possono sentirsi sazie e persino perdere peso limitando il consumo alimentare a una finestra di dieci ore.
In conclusione, lo studio sottolinea che il digiuno intermittente, anche con finestre meno restrittive, può essere un comportamento dietetico benefico per la salute. L’approccio consapevole al momento e alla durata del consumo alimentare può influire significativamente sulla gestione del peso, sull’umore e sui livelli di energia.