Festa di Santa Lucia a Cefalù nella Chiesetta all’interno del ClubMed. Gli orari delle Celebrazioni

Festa di Santa Lucia a Cefalù. Le celebrazioni del 13 Dicembre nella Chiesetta all’interno del […]

Festa di Santa Lucia a Cefalù. Le celebrazioni del 13 Dicembre nella Chiesetta all’interno del ClubMed, proprio sul promontorio che porta il nome di Santa Lucia.
13 dicembre  Festa nel promontorio dedicato a Santa Lucia.
Questo il PROGRAMMA
Orario Messe:
ore 8. 00 presieduta
ore 9,00 presieduta
ore 10, 00 Messa Solenne presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù
ore 11,00
ore 12,00
ore 15,00 Messa Solenne presieduta da Padre Alessandro Palladino
A fine di ogni messa verrà recitato: “U muttu di S. Lucia”
La Chiesa è curata e allestita dagli Amici di Santa Lucia Cefalù
Festa di Santa Lucia: al termine di ogni celebrazione si recita U Muttu di Santa Lucia.
Come da tradizione anche il PELLEGRINAGGIO con partenza da Piazza C. Colombo (prima scala).
Santa Lucia tra venerazione, grazia e martirio
La narrazione del martirio di S. Lucia ci è pervenuta in una duplice relazione. Quella degli Atti Greci e quella degli Atti Latini. A giudizio degli studiosi, i più attendibili sono gli Atti Greci, che vanno sotto il nome di Codice Papadopoulo.
Il codice racconta che Lucia giunse in visita al tempio della martire S. Agata per pregare insieme alla madre di nome Eutichia la quale era afflitta da una dura malattia. Mentre pregavano davanti al sepolcro della martire, Lucia fu presa da un sonno profondo e vide S. Agata, tra schiere di angeli, che le confidò che ormai la madre era completamente guarita dal suo male. Non appena Lucia rinvenne dal sonno, disse alla madre, con grande emozione, che ormai avrebbe voluto andare in sposa non ad un uomo mortale bensì ad un Uomo Immortale. La madre, ormai guarita, certo non poteva credere alle parole della figlia ma alla fine accondiscese alla sua volontà.
Quando Lucia tornò a Siracusa subito iniziò a distribuire le sue sostanze ai poveri e, non appena il suo sposo venne a conoscenza della decisione presa, la denunciò all’arconte Pascasio. Allora Pascasio si premurò di condurre Lucia davanti al tribunale, le ordinò di sacrificare agli dei ma a nulla valsero i suoi rimproveri. Quindi furioso, ordinò ai lenoni di prenderla affinché morisse nel disonore. Un gran numero di soldati la sottoposero a prove terribili. Tentando di spingerla violentemente verso un luogo infame, Lucia rimase immobile perciò Pascasio comandò che la cospargessero di urina; allora aggiogati i buoi, tentarono di trascinarla, ma neanche ricorrendo a ciò riuscirono a smuovere la Vergine di Cristo, che lo Spirito Santo manteneva immobile.
Pascasio, furibondo, ordinò che si accendesse del fuoco attorno a lei e che vi si gettassero pece, resina, olio e fascine, affinché fosse presto consumata la Vergine che li confondeva. Vedendo che neppure questa pena riuscì a smuovere Lucia dai suoi propositi, Pascasio la condannò al martirio per decapitazione. Nel luogo in cui la Santa depose il suo Spirito, i suoi concittadini edificarono a lei un tempio, nel quale i fedeli accorrono in preghiera.

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