In un palazzetto dello sport gremito di persone è stato dato l’ultimo saluto a Lorenzo De Lise, il giovane cestista della Zannella Basket deceduto in seguito ad un incidente stradale con il motore. La bara è stata collocata al centro di quel campo che lo ha visto protagonista per tanti incontri di basket. Attorno amici e parenti. Sugli spalti tante persone che in silenzio hanno seguito la celebrazione. Gli ultras, prima che iniziasse la messa, si sono recati davanti alla sua bara ed hanno intonato canti per lui, così come accadeva durante le partite. I suoi amici, invece, hanno indossato una magliettina bianca sulla quale nel fronte si leggeva la scritta “#Spettacolo” mentre sul retro la frase «Lollo 29 per sempre con noi». Lollo, infatti, era il soprannome che gli amici gli avevano dato e il 29 il numero che portava sulla maglietta della squadra per la quale giocava. La folla di persone arrivata per l’occasione non ha trovato posto all’interno del Palazzetto. Molti hanno seguito la cerimonia sotto il sole alle porte della struttura sportiva. Tanti altri, invece, hanno atteso la fine in silenzio sulla via Aldo Moro.
A presiedere la celebrazione è stato don Giuseppe Licciardi. Con lui ha concelebrato fra Aurelio Biundo. Nella sua omelia, don Giuseppe, ha fatto conoscere alcuni particolari dell’indicente. «Mentre Lorenzo era per terra e soffriva per le ferite – ha detto – anziché pensare alla sua salute chiedeva delle condizioni in cui si trovava l’amico Luca che era con lui sul motore». Un fatto che ha spinto il parroco a sottolineare la bontà del giovane cestista. «Lo dicono in queste ore i suoi amici, lo scrivono in tanti su facebook, ho avuto modo di sperimentarlo. Era un giovane buono che non faceva mancare il suo affetto a nessuno». Parole che hanno fatto scattare un grande applauso da quanti assistevano alla funzione religiosa. Don Giuseppe ha ripreso le affermazioni di Lorenzo immortalate nel video della sua ultima intervista. «Al giornalista che gli faceva notare come fra gli spalti erano tanti gli striscioni per lui – ha detto don Licciardi – lui rispondeva che la vittoria non era merito suo ma della squadra. Aveva questo attaccamento al gruppo. Lui era un giovane che pensava agli altri». Alla fine della celebrazione hanno preso la parola Federica Cammarata che ha pronunciato parole di affetto verso Lorenzo e Saro Drago quale capo della tifoseria. Un ultimo saluto l’ha voluto tributare a gran voce anche Roby D’Antoni così come ha fatto tante volte presentando Lollo ai propri tifosi prima della partita.
La bara, accolta fra gli applausi, è stata portata fuori dal palazzetto da alcuni amici. Il corteo ha attraversato via Matteotti e da piazza Garibaldi si è diretto verso corso Umberto. Qui si sono alzati in volo due palloncini bianchi con i numeri 2 e 9 che Lorenzo portava sulla sua maglietta. Alla fine la bara è stata trasportata nella chiesa dello Spirito Santo dove resterà per la notte. Domattina affronterà il viaggio verso Napoli dove Lollo riposerà per sempre.
Lorenzo De Lise era un’ala talentuosa del basket. Classe 1994, 188 centimetri, era un esterno dal fisico esplosivo perché poteva agire come guardia ma anche come ala piccola grazie a doti atletiche e buoni fondamentali sia nel tiro dal perimetro che negli attacchi al canestro in penetrazione. Muove i suoi primi passi sul parquet nella squadra del proprio paese, prima di approdare all’Orlandina Basket. A Capo d’Orlando cresce sotto la guida del coach Condello, prima di passare in B2 a Scauri. Da qui, il ritorno all’Orlandina e il passaggio in C1 al Marsala. Nell’estate di due anni fa torna a Capo d’Orlando. L’anno scorso ha vestito la canotta numero 29 della Zannella Basket Cefalù con la quale ha conquistato la promozione in serie B.