Successo per il flash mob “Salviamo la Mufara cuore verde del Parco delle Madonie”

Domenica 2 giugno si è svolto a Piano Battaglia, nel pianoro sotto Monte Mufara, il flash mob promosso da CAI Sicilia, GRE Sicilia, Italia Nostra, Legambiente Sicilia, LIPU e WWF, con il supporto e l’adesione di diverse associazioni (AIGAE coord. Sicilia, Società Siciliana di Scienze Naturali, Assoguide, CEA Von Humboldt, AssoCEA Messina APS, Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea, FederEscursionismo Sicilia) e di tanti cittadini.
Nel corso del flash mob è stata ribadita la contrarietà delle Associazioni all’opera di realizzazione di un nuovo Osservatorio Astronomico sulla vetta di Monte Mufara, sia per l’ubicazione (in piena zona A di Parco, in aree di grande interesse naturalistico e geologico, collegata alla cresta di dolomie di Monte Quacella e nei pressi della faggeta più meridionale d’Europa) che per le notevoli dimensioni che poco hanno a che fare con la ricerca scientifica e che devasterebbe gli ambienti naturali montali della Mufara.
Le Associazioni proponenti hanno inoltre condiviso con i partecipanti le diverse fasi progettuali e del procedimento, le motivazioni sulla inopportunità dell’intervento e sulla mancanza di tutela da parte dell’Ente Parco e di altri enti istituzionali che non svolgono in maniera coerente e responsabile il loro ruolo, nonché i futuri provvedimenti che si vogliono intraprendere. E’ emersa anche con forza la richiesta di ridimensionare l’Osservatorio e di collocarlo in altro sito del Parco, in un’area meno sensibile e vulnerabile.
Le Associazioni, dopo la richiesta di accesso agli atti presentata all’Ente Parco delle Madonie nei giorni scorsi, oggi hanno annunciato ricorso al TAR contro le autorizzazioni sinora rilasciate ed un esposto alla Procura della Repubblica di Termini Imerese per violazione dei vincoli di tutela e delle procedure.
Questo perché il nulla osta dell’Ente Parco è stato rilasciato senza l’obbligatorio e propedeutico parere del Comitato Tecnico Scientifico, senza parere favorevole della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, ed utilizzando una deroga che viola l’art.9 della Costituzione.
Le Associazioni contestano l’opera per le seguenti ragioni:
Ubicazione: l’Osservatorio verrebbe realizzato in un’area di pregio naturalistico e paesaggistico, in piena zona A del Parco delle Madonie, a pochi metri dalla faggeta più meridionale d’Europa e in prossimità della cresta di dolomie di Monte Quacella.
Dimensioni: le dimensioni del progetto sono sproporzionate rispetto alle reali esigenze della ricerca scientifica e impatterebbero negativamente sull’ambiente circostante.
Mancanza di tutela: l’Ente Parco e gli altri enti istituzionali non hanno svolto in maniera adeguata il loro ruolo di tutela del territorio, rilasciando autorizzazioni senza i necessari pareri e utilizzando una deroga che viola la Costituzione.
Impatto ambientale: la realizzazione dell’Osservatorio provocherebbe un grave danno all’ambiente, con la distruzione di habitat naturali e la compromissione della qualità del paesaggio.
Le Associazioni chiedono:
L’annullamento delle autorizzazioni sinora rilasciate.
La revoca della deroga utilizzata per la realizzazione dell’opera.
Il ridimensionamento del progetto e la sua collocazione in un sito alternativo.
Maggiori garanzie per la tutela dell’ambiente e del paesaggio del Parco delle Madonie.
Le Associazioni firmatarie
CAI Sicilia
GRE Sicilia
Italia Nostra
Legambiente Sicilia
LIPU
WWF

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