Primo Ospedale di comunità a Petralia Sottana

A Petralia Sottana si è tenuta l’inaugurazione del primo ospedale di comunità della regione, un […]

A Petralia Sottana si è tenuta l’inaugurazione del primo ospedale di comunità della regione, un progetto innovativo che punta a migliorare l’assistenza sanitaria locale. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, definendola un passo fondamentale verso la medicina di prossimità, che offre assistenza sanitaria mirata e tempestiva, alleggerendo il carico sui pronto soccorso.
«Il mio governo sarà sempre vicino a chi non ce la fa e ai più deboli, saremo sempre sensibili alle richieste di solidarietà, questo è il dovere delle istituzioni. Qui oggi si parla di medicina di prossimità, di ricoveri brevi o post intervento, di malati che, loro malgrado, si ritrovano ad appesantire il lavoro dei pronto soccorso e che qui, invece, potranno avere risposte di assistenza sanitaria adeguate ai loro bisogni», ha dichiarato Schifani durante l’inaugurazione. Il nuovo ospedale di comunità, situato al secondo piano del Presidio “SS. Madonna dell’Alto”, è stato realizzato dall’Asp di Palermo seguendo le linee guida dell’Agenas.
Schifani ha anche evidenziato gli sforzi del governo regionale per ridurre le liste d’attesa, un problema affrontato con rigore e attenzione. Nei contratti dei direttori generali è stato inserito un obiettivo annuale per la riduzione delle liste, monitorato trimestralmente. Inoltre, si sta lavorando per reclutare medici stranieri e oltre 100 medici da un paese dell’Est Europa, al fine di affrontare la carenza di personale medico.
L’Intervento dell’Assessore Regionale alla Salute
L’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, ha parlato della sperimentazione avviata con l’ospedale di comunità di Petralia e la casa di comunità al San Luigi di Catania. «Grazie alla collaborazione fra l’assessorato della Salute e l’Agenas, stiamo costruendo il nuovo modello territoriale dell’offerta di salute in ogni provincia, in una logica di sperimentazione per concretizzare il concetto di assistenza territoriale», ha affermato Volo.
L’ospedale di comunità di Petralia Sottana dispone di 9 stanze di degenza, ognuna con 2 letti, servizi in camera, aria condizionata e TV. Una sala è dedicata al monitoraggio da remoto tramite telemedicina. Il team è composto da un medico, infermieri, fisioterapisti e personale socio-sanitario, garantendo assistenza a pazienti provenienti dal proprio domicilio, da strutture residenziali o dimessi da ospedali per acuti.
L’obiettivo dell’ospedale di comunità è evitare ricoveri ospedalieri impropri e favorire dimissioni protette per la stabilizzazione del paziente e il recupero funzionale. Il ricovero ha una durata massima di 30 giorni, estendibile solo in casi particolari. L’accesso avviene tramite dimissioni protette da un ospedale per acuti o su proposta del medico di medicina generale.
La fase sperimentale dell’ospedale di comunità di Petralia Sottana fa parte di una convenzione tra l’Assessorato regionale della salute e l’Agenas. Questa iniziativa rappresenta un modello “transitorio” per anticipare il nuovo modello territoriale dell’offerta di salute in ogni provincia.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti anche il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, il dirigente generale del Dasoe, Salvatore Requirez, il direttore generale Asp Palermo, Daniela Faraoni, e i sindaci del comprensorio madonita.
L’ospedale di comunità di Petralia Sottana rappresenta un importante passo avanti per la sanità siciliana, promuovendo una medicina di prossimità che risponde efficacemente alle esigenze dei cittadini e contribuendo a decongestionare le strutture di pronto soccorso.
Questo progetto pilota potrebbe diventare un modello replicabile in altre province, migliorando complessivamente il sistema sanitario regionale.

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