Qual è il piccolo comune di Sicilia dove si produce il buon olio e gli abitanti si chiamano “mannanicioti”

Mandanici

In Sicilia si trova il piccolo comune di Mandanici, situato nella provincia di Messina dove […]

In Sicilia si trova il piccolo comune di Mandanici, situato nella provincia di Messina dove abitano circa 500 persone. Questo borgo affascinante non è solo rinomato per la sua bellezza naturale e il suo ricco patrimonio culturale, ma anche per la produzione di un olio d’oliva di qualità superiore. Gli abitanti di Mandanici, chiamati in siciliano “mannanicioti”, hanno perfezionato l’arte della coltivazione degli ulivi e della produzione dell’olio, tramandando queste tradizioni di generazione in generazione.

La particolare conformazione geografica della Sicilia, con una predominanza di zone montane e collinari, favorisce la coltivazione di piante arboree come l’ulivo (Olea europea sativa). L’olio d’oliva di Mandanici si ottiene dalla polpa delle olive attraverso un processo di estrazione meccanica. Dopo la raccolta, che avviene mediante abbacchiatura o brucatura, le olive vengono defogliate nei magazzini locali. Entro 24-48 ore dalla raccolta, i frutti vengono portati al frantoio per l’estrazione dell’olio.

Il comune di Mandanici è situato ai piedi dei monti Peloritani, precisamente alle falde di Monte Cavallo, che raggiunge un’altitudine di 1216 metri, e Pizzo Ilici. Il territorio comunale si estende su una superficie di 1165 ettari, offrendo un panorama mozzafiato che spazia dalle colline rigogliose ai monti maestosi.

Mandanici è facilmente raggiungibile grazie alla strada provinciale 25, che parte da Roccalumera e attraversa i centri di Rocchenere e Pagliara, per poi raggiungere Badia e infine Mandanici. Il percorso, lungo circa 9,7 km, può essere percorso in auto in circa 20 minuti. Questa strada panoramica offre viste spettacolari e conduce i visitatori attraverso un viaggio nella bellezza naturale della Sicilia.

Qual è il piccolo comune di Sicilia dove si produce il buon olio e gli abitanti si chiamano “mannanicioti”

La storia di Mandanici affonda le sue radici in epoche remote, con il toponimo che sembra derivare dal greco “Chondros”, significando granello o cartilagine, suggerendo un’origine pre-araba. Citato per la prima volta in un documento ufficiale del 9 settembre 1262, il comune conserva un ricco patrimonio culturale e tradizioni secolari, che possono essere apprezzate visitando il centro storico e partecipando agli eventi locali.

Il Duomo di Santa Domenica Vergine e Martire rappresenta uno dei principali gioielli architettonici di Mandanici. Pur risalendo alle sue origini al XII secolo, l’attuale struttura visibile è principalmente di epoca seicentesca. La facciata, di impostazione romanica originaria, è stata arricchita da rifacimenti barocchi che ne delineano l’aspetto attuale. Gli interni sono un’esplosione di stucchi barocchi e rococò, con lavorazioni di marmo e opere pittoriche che testimoniano l’abilità della scuola messinese.

La Chiesa di Sant’Antonio Abate, eretta nel XVI secolo, conserva una piccola campana che in passato svolgeva la funzione di segnalare gli incendi nel paese. Questo edificio sacro rappresenta un esempio significativo di architettura religiosa del Rinascimento, mantenendo intatta la sua funzionalità e il suo carattere storico nel contesto di Mandanici.

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