Dal Sudafrica a Castelbuono, la straordinaria storia di Marcello Fiasconaro

Marcello Fiasconaro, il leggendario campione dell’atletica leggera degli anni Settanta, compie 75 anni e il […]

Marcello Fiasconaro, il leggendario campione dell’atletica leggera degli anni Settanta, compie 75 anni e il sindaco di Castelbuono, Mario Cicero, gli invia un caloroso messaggio di augurio. “Rappresentando l’intera comunità di Castelbuono – scrive il sindaco Mario Cicero – formulo vivissimi auguri per il compleanno del nostro cittadino onorario, uno degli atleti più straordinari al mondo che ha sempre portato nel cuore le sue origini castelbuonesi, rappresentando un’eccellenza di cui tutta Castelbuono ne ha vanto.”

Marcello Fiasconaro è nato a Città del Capo, figlio di Gregorio, musicista proveniente da Castelbuono, deportato in Sudafrica dalle forze britanniche come prigioniero di guerra durante la Seconda Guerra Mondiale e lì rimasto come insegnante di musica. La storia di Fiasconaro è tanto affascinante quanto il suo talento sportivo. Per i più giovani, il nome potrebbe suonare nuovo, ma Marcello Fiasconaro ha segnato indelebilmente il mondo dell’atletica.

Il talento sudafricano con cittadinanza italiana si scoprì per la prima volta nel mondo dell’atletica durante una gara di 400 metri all’Arena di Milano, dove gareggiò con una maglia a righe orizzontali, tipica di chi gioca a rugby. Il possente e veloce atleta dai capelli lunghi, come si usava allora, impressionò subito per il suo modo di interpretare le gare. I quotidiani dell’epoca lo soprannominarono “il magnifico selvaggio”. Nel 1971, ai Campionati Europei di Helsinki, Fiasconaro conquistò la medaglia d’argento nei 400 metri, arrivando dietro al britannico David Jenkins. Sempre a Helsinki, fu l’ultimo frazionista della staffetta 4×400, che conquistò un prestigioso terzo posto.

La sua carriera, sebbene segnata da frequenti infortuni ai tendini, raggiunse risonanza mondiale con il primato del mondo nei 400 metri indoor con il tempo di 46”1. Ma fu la magica notte del 27 giugno 1973, all’Arena di Milano, a consacrarlo definitivamente: corse gli 800 metri in un indimenticabile 1’43”7, stabilendo un record del mondo che è rimasto impresso nella storia dell’atletica. Dal primo all’ultimo metro al comando, Fiasconaro offrì una performance entusiasmante e impetuosa, che i filmati dell’epoca, in bianco e nero, continuano a riproporre. Che meraviglia! Fiasconaro centrò il record del mondo, regalando al pubblico una notte memorabile.

Castelbuono ha accolto il grande “March” nel 1997. Per Fiasconaro fu un bagno di folla e un trionfo, quasi come quello della magica notte dell’Arena. Una passeggiata in auto scoperta (nella foto) con Franco Fava e Gelindo Bordin, prima della partenza del Giro Podistico Internazionale che lo aveva voluto ospite, per un interminabile ed entusiasmante abbraccio con la sua terra d’origine. L’anno successivo, Castelbuono gli conferì la cittadinanza onoraria, riconoscendolo come uno dei suoi più illustri cittadini.

Auguri Marcello Fiasconaro!

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