A Gratteri va in scena Litologhìa parole come pietre

Nuovo appuntamento con il teatro, venerdì 23 agosto alle ore 21,00 in Piazza Monumento.
LITOLOGHIA – parole come pietre”.
La performance è di Giovanna Corrao che ne ha scritto i testi e magistralmente li interpreta.
Ideazione e produzione di Marilena La Rosa.
ΛΙΘΟΛΟΓΙΑ (LITOLOGHIA)
λίθος e λόγος, pietra e parola.
Parola come pietra.
La parola può edificare mura e castelli, può essere solido fondamento, trasformarsi in picchi scoscesi, cime irte, ciottoli resi perfetti dallo scorrere del fiume, può costruire ripari e fortezze inespugnabili. La parola tiene in vita, è lotta, riscatto, accusa, condanna e salvezza.
Può anche diventare arma, gravame che uccide, violenza che lapida.
Può essere barriera, scoglio che inabissa la nave arresa alla tempesta, frana che travolge e sotterra, lapide che ferma il tempo e raccoglie il pianto.
La parola crea, perché ciò che non possiede un nome non esiste. Ed è la parola che rende l’uomo onnipotente, deomorfo, spirito creatore perché è lui, l’uomo, che dà la vita a ciò a cui attribuisce un nome.
Chi non ha più nome e nessuno che lo ricordi si perde come un granello di sabbia nello scorrere del tempo. Di lui non resterà memoria.
Si può morire sotto tumuli di parole.
Si possono privare uomini e donne della parola, ridurli al silenzio per ferire, mutilare, annientare. Le parole possono ergersi ad eterno testamento, possono diventare altare e monumento al ricordo.
Lo vedrete e lo udirete attraverso le parole di due donne.
Demetra.
Medea.
Le loro parole sono pietre: invocano salvezza, infliggono condanne.
Pesano da millenni come tumuli sulle coscienze degli dei e degli uomini.
Testo e voce narrante di Giovanna Corrao.
Ideazione e produzione di Marilena La Rosa.
Giovanna Corrao
insegnante di Lettere, speaker radiofonica, nel corso degli anni scrive e raccoglie le sue esperienze di vita mettendole in versi, tenendo presente che la lingua è il primo mezzo di comunicazione per innescare il processo
conoscitivo che nutre l’animo umano, pubblica Storie di ordinaria ironia. Col tempo, decide di mettere per iscritto anche dei monologhi dalla forte valenza espressiva drammatica ed è così che nasce la propensione per la scrittura teatrale. La mimesi è la cifra peculiare dell’autrice.
Marilena La Rosa
insegnante di Italiano e Latino. Ha scritto per Giunti, Rizzoli e Palumbo diversi manuali di letteratura e di scrittura per la scuola. È autrice di un romanzo, La sarta, edito da Mohicani.
Recensisce romanzi e raccolte poetiche per numerose testate giornalistiche. Si occupa di formazione per docenti e studenti sulla scrittura e la letteratura italiana, in particolare sulla Divina Commedia. Dal 2020, è presidentessa della
Settimana di Studi danteschi.

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