Era il 03 marzo 2022 quando il sito delle Ferrovie annunciava il “Taglio del nastro per l’inizio degli interventi di scavo che porteranno alla realizzazione della Galleria Cefalù, la più estesa delle tre gallerie per il raddoppio del tratto Cefalù/Ogliastrillo-Castelbuono, sulla linea ferroviaria Palermo-Messina”.
L’avanzamento medio giornaliero degli interventi è stimato in 16 metri, con punte che potranno superare i 20 metri di galleria scavata e rivestita, un ritmo che faceva prevedere allora la conclusione dei lavori in galleria entro novembre 2024, mentre la fine dei lavori di raddoppio della linea era programmata nel 2025.
Confermata la velocità di avanzamento. la Talpa Margherita è ora sotto lo Spinito, si stima all’altezza del vialetto che parte da via Antonello da Messina e arriva sotto al Chiesa dello Spirito Santo allo Spinito. Nessuno ha avvertito anche minimamente il passaggio della Talpa sotto il palazzi fin ora attraversati. Istallata una complessa rete di monitoraggio del terreno.
“Il nuovo tracciato, a doppio binario e dalla lunghezza complessiva di 12,3 chilometri, si sviluppa quasi interamente in sotterranea e si snoda completamente in variante rispetto alla vecchia ferrovia. Il completamento della tratta Ogliastrillo – Castelbuono, quale estensione della Palermo-Punta Raisi già in esercizio, consentirà di incrementare il servizio di trasporto afferente al nodo di Palermo, oltre che il potenziamento del collegamento diretto del polo turistico di Cefalù con l’aeroporto di Punta Raisi.
“Il progetto della Galleria Cefalù – appaltato da RFI a un raggruppamento di imprese capitanato da Toto Costruzioni Generali e dal valore di oltre 370 milioni di euro – è stato presentato in una cerimonia che ha visto la messa in funzione della fresa “Margherita”, la Tunnel Boring Machine (TBM) che eseguirà lo scavo e il rivestimento degli oltre 13 chilometri che compongono i due tunnel paralleli. Lunga 140 metri, con un peso di 1650 tonnellate e una potenza totale di 5,6 MW, pari a circa 8 motori di Formula 1, la mega-fresa è provvista di una testa rotante di 10 metri di diametro, equipaggiata con oltre 60 utensili da scavo in acciaio, con la quale è in grado di frantumare la roccia”.
(foto da Fsnews)