C’eravamo lasciati con una Proloco Sant’Ambrogio che sapeva ciò che cercava, cioè raggiungere l’obiettivo playoff, e voleva farlo da grande protagonista. Da qualche settimana alcune spie sentinella non lasciano più molto spazio all’immaginazione e il team ambrosiano si trova di fronte a un’importante decisione: è arrivato il momento di ritornare determinanti?
Se lo chiedono in molti; e se lo chiedono soprattutto alla luce dei grandiosi risultati riportati fino alla fine del girone d’andata, delle prestazioni a cui i tifosi hanno assistito, della fatica ricompensata da vittorie sentite, partecipate. Oggi, è calato il silenzio. Un silenzio che è reduce da tre sconfitte e un pareggio, con un solo punto aggiunto a una classifica che, tuttavia, non resta immobile, mentre la Proloco si lascia trascinare dai cattivi arbitraggi, che, si sa, esistono ed esisteranno sempre. Ma sarà davvero questo il limite?
La sconfitta per il derby contro lo Sporting Cefalù è segno di un malessere generale, al quale è necessario far fronte per recuperare forze e coraggio, soprattutto considerando che con l’infortunio di Mocciaro prima (che salterà con ogni probabilità tutto il resto campionato) e la squalifica di cinque giornate di Marsala poi hanno fatto il resto: una squadra smembrata, resa ancora più debole da assenze forzate, che forse non sarebbero state indispensabili, ma avrebbero ricompattato l’insieme. Ai posteri l’ardua sentenza, ma intanto è bene rimettersi in sesto, affrontare le difficoltà di un gioco che sembra essersi perso e ritornare più forti e tenaci di prima, perché nulla è ancora perso. Prossimo appuntamento per domenica pomeriggio contro la Supergiovane Castelbuono alle ore 15.00 presso lo stadio castelbuonese.