Cefalù, in arrivo 44 bancarelle: per i commercianti è una follia

Artigiani, commercianti e ristoratori di Cefalù tornano a prendere posizione contro il sindaco e la sua amministrazione. Ecco quanto ha pubblicato l’ARCOM nella sua pagina Facebook. 
In quest’ultima settimana, dopo che i “profumi” dello “Shopping Fest” (autorizzato in corso di svolgimento dall’amministrazione) lasciassero la piazza Cristoforo Colombo, affrontando la via Roma in controsenso (forse spunterà qualche altra determina che autorizzava quel passaggio); il lungomare è stato interessato nuovamente da un altra manifestazione. Anche in questo caso la determina n.162 è stata rilasciata solo due giorni prima dell’inizio della stessa, nonostante l’associazione proponente avesse presentato istanza mesi prima. Ci si chiede il perché di cotanta attesa e di cotanto silenzio e mancata comunicazione alla cittadinanza degli eventi. Infatti visitando il sito del Comune ci si rende conto di come vengano pubblicizzati solo gli eventi a cui questa amministrazione strizza un occhio di simpatia o a cui, per esser più precisi, tiene in particolare modo. Risulta altresì imbarazzante come l’Assessore al Turismo – Attività Produttive – Commercio, durante l’ultimo “Tavolo dell’Imprenditoria”, alla domanda su quali fossero le manifestazioni estive programmate abbia risposto chiaramente con un “Non ce ne sono”. Quindi, di settimana in settimana, il cefaludese ed il turista, come del resto anche tutti i commercianti, devono apprendere degli “eventi extra comunali” solo nel momento in cui vengono issate le strutture in legno. Successivamente, per poter sapere di cosa si tratti, il turista dovrebbe consultare l’albo pretorio e trovare le istanze/determine/ordinanze che spieghino i contenuti delle manifestazioni. Se ne desume che in questo comune a vocazione turistica insistano due portali di informazione istituzionali: un primo (pagina ufficiale Facebook del Comune di Cefalù e sito internet) che pubblicizza esclusivamente le manifestazioni mangia e bevi targate dall’amministrazione; ed un secondo (l’albo pretorio) che è l’unica fonte di cognizione per tutti quegli eventi meno remunerativi.
In merito all’attuale manifestazione “Artigianato in Fiera” si prende atto che l’associazione proponente abbia richiesto delle aree lontane dal centro storico, dove non si è costretti a sottrarre alla città parcheggi per residenti ed aree adibite allo scarico merci), si prende atto di come si siano coinvolti dei gruppi musicali locali, dell’intrattenimento durante il giorno per bambini e soprattutto si denota l’assenza di fritture ed arrostimenti ambulanti vari. Si auspicherebbe però che, per questo tipo di manifestazioni, vi fosse un coinvolgimento ed una cooperazione attiva con le attività presenti in città e ciò potrebbe essere possibile se solo il protagonista terzo (l’amministrazione comunale) fosse in grado di metter in contatto chi per tutto l’anno svolge la propria attività a Cefalù e chi giustamente voglia approfittare della vetrina estiva di una città come la nostra per l’esposizione dei propri prodotti.
Ci si rende conto che volontà, visione e capacità non siano tratti caratteristici di chi dovrebbe coadiuvare, stimolare e proporre determinati scenari. Di fatti si è ben pensato, incuranti degli allarmi e delle criticità esposte dall’associazione di categoria, di rivoluzionare nuovamente la piazza Cristoforo Colombo per i giorni di festa del Santissimo Salvatore disponendo ben 44 stalli, “QUARANTAQUATTRO” (ovviamente le solite strutture in legno da noleggiare), su tutta la piazza abolendo, ancora una volta con becero accanimento, parcheggi vitali come l’altrettanto vitale area di scarico merci.
E’ difficile capire e comprendere il fenomeno della follia, ancor di più oggi, tenuto conto che l’intera città è ricca di attività commerciali, di artigiani, di ristoratori, come si può predisporre e progettare un villaggio commerciale di quarantaquattro stalli a ridosso del centro? E da che tipologia di commercianti verranno occupati?
Oltre tutto dato che vi è un uso ricorrente alla locazione degli stessi manufatti in legno non sarebbe auspicabile definire una zona fissa per le fiere lontane dal centro. Si ricorda come organizzazioni di un certo spessore (Giro d’Italia) abbiano scelto una parte di lungomare diversa per installare il loro villaggio e non abbiano minimamente pensato di richiedere di occupare le zone a ridosso del centro, nonostante, inoltre, si svolgesse in un periodo sicuramente non di alta stagione…
Infine, ormai da giorni degli emissari battono a tappeto la cittadina per chiedere e riscuotere il contributo per organizzare e finanziare la festa dei primi di Agosto. Alla luce di quanto sopra detto e quindi della metodologia che questa amministrazione persegue, dunque dell’evidente volontà di osteggiare il comparto economico di Cefalù (non avendo d’altronde idee per la creazione di eventi di carattere meramente culturale o d’intrattenimento), e soprattutto dell’inutilità del contributo in danaro dei privati all’organizzazione della festa del SS.Salvatore dato che vi dovrebbero essere a disposizione le somme della tassa di soggiorno del 2017 (di cui ancora oggi si sconosce l’utilizzo), questa Associazione non è disposta a contribuire al nocumento generale dell’immagine di Cefalù, delle sue tradizioni, dei suoi cittadini e dell’intero comparto commerciale ed auspica vivamente, ancora una volta, che si cambi decisamente passo sulle vedute e sui progetti a lungo termine per Cefalù.
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