Il 29 ottobre di cento anni fa (1914-2014) la Turchia entrava nel conflitto accanto agli Imperi Centrali. La guerra oltre a combattersi in Europa, si era estesa anche nei possedimenti tedeschi. Con l’allargamento delle operazioni belliche ci si avviava verso un’inevitabile “guerra mondiale”.
In realtà i combattimenti divamparono in tutto il globo: Africa, Pacifico, medio ed estremo Oriente, coinvolgendo anche le marine degli Stati belligeranti che si affrontarono su tutti i mari. Chiediamo a Virginio Trucco (1) di parlarci dei bombardamenti navali turchi in Crimea che segnarono l’entrata in guerra della Turchia.
“Il 29 ottobre 1914, con il bombardamento dei porti russi in Crimea, la Turchia, ruppe le proprie esitazioni e dallo stato di neutralità passò a quello di belligerante. A capo della squadra navale, vi erano l’incrociatore da battaglia “Jaus Sultan Selin”, che bombardò la piazzaforte di Sebastopoli (sede della squadra navale russa) e l’incrociatore “Midilli” che attaccò il porto di Novorossijck. Le due navi erano le unità più moderne e meglio armate della flotta turca, ma a bordo si parlava tedesco, per capirne il motivo occorre fare un passo indietro e iniziare dai primi di Agosto del 1914”.
(1) Virginio Trucco è nato a Roma, ha frequentato l’Istituto Tecnico Nautico “Marcantonio Colonna”, conseguendo il Diploma di Aspirante al comando di navi della Marina Mercantile. Nel 1979, frequenta il corso AUC (Allievo Ufficiale di Complemento) presso l’Accademia Navale di Livorno, prestando servizio come Ufficiale dal 1979 al 1981. Dal 1981 è dipendente di Trenitalia S.p.A.
Foto a corredo dell’articolo: L’incrociatore da battaglia “Goeben”
Giuseppe Longo
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