La recente festività dedicata ai nonni ha stimolato la mia attenzione e la riflessione sull’importante ruolo educativo e le influenze di questi sui nipoti. Se si pensa ai nonni di qualche generazione fa risulta difficile immaginarli per terra che giocano con i nipotini o a spingere il passeggino. Infatti, col passare degli anni e delle generazioni, anche i nonni hanno vissuto un profondo cambiamento e si sono sempre di più adattati alla nuova era tecnologica. Quando stanno bene i nonni di oggi riempiono il loro tempo con tante attività, tendono cioè alla dinamicità diversamente dalla staticità di qualche generazione fa. I nonni sono custodi di saperi ed oggi sembrano “meno anziani”: curano di più l’aspetto fisico e le relazioni sociali. Incarnano la saggezza e rappresentano una vera ricchezza per chi, nato nell’era del virtuale, ha bisogno di conoscere la propria storia, creare le radici e le appartenenze, nonché strutturare i valori di vita. In una società in cui sembra si siano perse le strutture di base, i legami duraturi e in cui i bambini non sognano più o, in altre parole, in una società “liquida”, come definita da Bauman, la relazione con i nonni è una risorsa se non l’unica per non perdersi nella confusione delle cose reali e/o virtuali. Anche in famiglie con genitori separati, i nonni rappresentano la continuità familiare e la certezza di appartenere ad un’identità che è sempre lì, che resta invariata al di la delle vicissitudini e delle ostilità. La qualità della relazione nonno/a-nipote può a volte configurarsi come un rifugio nel quale ricercare la protezione ed il sostegno mancanti perché i genitori sono troppo impegnati a “fare altro”: lavorare, relazioni sociali, coltivare hobby, litigare, occuparsi della gestione della casa … l’elenco potrebbe essere infinito. Genitori troppo impegnati e poco disposti a rinunciare alle loro cose per condividere del tempo con i propri figli. Così i nipoti vengono “piazzati” e dunque “cresciuti” dai nonni i quali si sentono investiti di ruoli che non gli competono. Molte volte infatti capita che si creino conflittualità sullo stile educativo genitoriale in netto contrasto con lo stile adottato dai nonni, i quali spesso e volentieri sono vissuti come intrusivi e inappropriati. Essendo quest’ultimo tema piuttosto ampio e articolato, non è possibile svilupparlo in questo articolo ma, per chi vorrà, sarà oggetto del mio prossimo contributo.