Quanto è accaduto a Sant’Ambrogio, con la distruzione di nove degli undici vasi di fiori che si trovavano all’ingresso della borgata, è un gesto gravissimo che non può e non deve passare inosservato. Purtroppo dopo 24 ore nessuna forza politica, sociale e sindacale della nostra città ha ancora emesso un comunicato ufficiale di condanna verso quanto è accaduto. Si preferisce fingere che tutto va bene e che siamo di fronte ad una bravata. Così facendo si chiudono gli occhi sul clima di inimicizia, ostilità, disprezzo, e rancore che si respira sempre più fra le mura di questa città. Quanto è accaduto a Sant’Ambrogio, infatti, è un’azione mossa dall’odio verso la persona. Condannare il gesto che ha distrutto i nove vasi di fiori è un primo passo per fermare questo clima di odio.
E’ un segnale distensivo e di speranza la risposta che alcuni ambrosiani hanno voluto dare a quest’azione di odio che ha distrutto i vasi. E’ un gesto di speranza, infatti, vedere alcuni residenti di Sant’Ambrogio ritrovarsi alle porte della loro borgata per collocare quaranta vasi di fiori, su tutta la strada che porta alle loro abitazioni, al posto dei nove che sono stati distrutti e che si trovavano solo all’inizio della strada.