Il potabilizzatore non chiude ma l’acqua è sempre non potabile

Perchè oggi non è stato più sospeso il servizio di potabilizzazione così come era stato annunciato il 14 luglio dal presidente di Sorgenti Presidiana? E perchè sempre entro oggi non è stato revocato il divieto di consumo dell’acqua di Cefalù, per l’uso umano e la preparazione degli alimenti, così come era stato annunciato il 5 luglio dal sindaco di Cefalù?

Domande al momento senza risposta. Sull’acqua di Cefalù il mistero si infittisce. Per farla breve. I cefaludesi ufficialmente non possono utilizzare l’acqua che scorre dai rubinetti di casa propria per usi umani e per preparare i cibi. Lo vieta un’ordinanza sindacale del 17 giugno. Lo stesso primo cittadino che ha firmato quest’ordinanza, però, anzichè farla rispettare incoraggia i cittadini ad utilizzare l’acqua diffondendo dati di analisi che la dicono potabile. Perchè a questo punto, in presenza di questi dati, non revoca la sua ordinanza? E perchè Sorgenti Presidiana, che sostiene di portare avanti il servizio di potabilizzazione senza ricevere in cambio alcun pagamento, continua ad annunciare la chiusura del potabilizzatore senza mantenere mai la promessa?

Domande sempre senza risposta. Con molta probabilità fra Comune e Sorgenti Presidiana è in corso un grande braccio di ferro che non sappiamo dove porterà e chi lo vincerà? Una cosa è certa: i cittadini da tempo hanno perso la partita.

E intanto che fare? Rispettare l’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua che scorre dai rubinetti o seguire i consigli del sindaco che invita a servirsi di quest’acqua dichiarata da lui stesso non potabile? A Cefalù tutto diventa difficile: persino capire se l’acqua che scorre dai rubinetti di casa è potabile oppure no!

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