Da alcuni anni i festeggiamenti del Salvatore vengono politicizzati ma guai a dirlo o scriverlo perchè a Cefalù va tutto bene. In questa città non esistono problemi e ove ve ne fossero è bene non parlarne per non mettere in cattiva luce l’immagine della città. Nulla da dire, solo per fare un esempio, sul comitato per i festeggiamenti del Salvatore del quale quest’anno si conosce solo il nome del suo presidente e non è stata rivelata la sua composizione. Nulla da dire sul comitato nemmeno se è in contraddizione con quanto hanno scritto l’anno scorso i parroci della città di Cefalù. «I comitati delle feste religiose – scrivevano in una loro lettera – hanno la presidenza del Parroco e sono formati da persone che hanno senso cristiano ed ecclesiale».
A Cefalù va tutto bene. Occorre solo uniformarsi e scrivere a chiari lettere che la festa del Salvatore di quest’anno è la più bella tra quelle organizzate nella lunga storia della città di Cefalù. Tutto è andato meravigliosamente bene: l’illuminazione artistica della città, i giochi pirotecnici, la ‘ntinna, la fiera sul lungomare, il traffico veicolare.
A conclusione mi limito solo a riportare quanto scriveva nel 2007 l’opposizione, la stessa che oggi amministra la città di Cefalù, a proposito dei festeggiamenti del Salvatore di quell’anno quando anche allora non è stato possibile sparare i giochi pirotecnici la sera del 6 agosto.
«Credo che non abbia senso lo spostamento di giochi pirotecnici che si giustificano alla fine del contesto della festa, non trattandosi dell’esibizione di un artista, credo che l’esecuzione sarebbe solo un inutile spreco, mandando in fumo denaro donato dai cittadini cefalutani … al presidente del comitato chiedo di dare massima pubblicità al bilancio di entrate e uscite e di stilare contestualmente una relazione sulle motivazioni delle singole spese di pertinenza del comitato, sui criteri di scelta di operatori e artisti, con particolare attenzione ai motivi che hanno condotto all’esibizione di artisti a pagamento nelle serate di contorno stabilendo un’evidente disparità con gruppi e associazioni locali che andavano premiati per aver dato disponibilità gratuita sull’intera estate cefaludese o che, in questa occasione, si potevano meglio motivare o gratificare per la loro attività culturale».