C’era una volta il carrettiere: un trasportatore che portava a richiesta dal carbone alla legna, dai materiali da costruzione ai prodotti della campagna. A volte trasportava anche persone. A Cefalù il volto del carrettiere è quello di Vincenzo Cangelosi. Nato nel 1927 già a otto anni andava nel bosco per tagliare e trasportare la legna. Era talmente, piccolo, però, che non riusciva a legare questa legna. Nel 1940 parte per il servizio militare. Dopo avere assolto agli obblighi di leva rientra a Cefalù e riprende a fare il mesteiere del carrettiere. Con il passare degli anni la sua attività si espande e così comincia a viaggiare anche verso i paesi limitrofi. Vi trasportava e consegnava dal carbone alla frutta, dalla calce alle pietre e al cemento. Aveva il suo carretto personale che legava al mulo e non c’erano posti che non poteva raggiungere.
Nel 1953 Vincenzo sposa una bella ragazza cifalutana: Rosa Longo. Il matrimonio viene celebrato nella Cattedrale di Cefalù dal sacerdote Salvatore Cefalù. Nel 1956 nasce la loro prima figlia, Maria. Nel 1967 il matrimonio viene allietato dalla nascita del secondo figlio Andrea che seguendo le orme dello zio Angelo si diploma al Conservatorio e tutt’oggi è il maestro della banda musicale di Cefalù “Vincenzo Maria Pintorno”. Negli ultimi anni di attività, Vincenzo ha portato del materiale anche sulla Rocca di Cefalù. Per i lavori strutturali che si dovevano fare, infatti, era complicato arrivarci con i mezzi automatizzati. Per questo si sono rivolti al carrettiere cefaludese che grazie al suo mulo ha fatto arrivare sulla Rocca sabbia, cemento, alberi, ed altro materiale. Una volta in pensione era talmente forte la passione e l’amore che lo legavano al mulo, suo compagno di viaggio e di avventure lavorative, che decide di tenerlo con sé. E così tutti i giorni andava in campagna in contrada Pisciotto-Ciluzzo per dedicarsi al giardinaggio e portare a casa i prodotti del suo lavoro.