Pubblichiamo la lettera che ci ha inviato il dottore Amedeo Scifo che nella mattinata di mercoledì ha salvato una bimba che rischiava di morire.
Desidero ringraziare la redazione tutta ed in particolare il direttore Macaluso per lo spazio che mi è stato dedicato nel vostro giornale. Userò le parole che un altro mio collega anestesista rianimatore ha usato tempo fa dopo un intervento sanitario sovrapponibile: «Sono solo un medico. Ho fatto ciò che dovevo fare». Vede caro direttore, ogni giorno migliaia di operatori sanitari dell’urgenza urgenza fanno onore al SSN in silenzio e con umiltà, in corsia come per le strade; a volte tra calci e pugna, a volte con qualche elogio. Ciò che conta per ognuno di noi è cercare di dare sollievo, li dove ci è concesso, alle persone che bisognano la nostra mano. Questa è la vera soddisfazione, il resto è poca cosa. Approfitto dell’occasione per esprimere un caro pensiero verso tutti gli operatori sanitari che nel silenzio ogni giorno contribuiscono a rendere grande il servizio sanitario prestato alla comunità madonita ed oltre. Per anni ho prestato servizio presso la struttura Giglio di Cefalù, con la fortuna e l’onore di aver lavorato accanto a professionisti indegerrimi e soprattutto persone dal cuore grande. A loro il mio abbraccio più affettuoso ed un augurio speciale di buon lavoro. Alla comunità madonita un invito: siate orgogliosi di loro.
Amedeo Scifo