Anime ritirate in se stesse
nella loro intimità frustrata
nell’inensibilità della loro natura
esasperata dalla solitudine
e in quella
vivono coltivando il venir meno
d’ogni senso di socialità
Uomini
dominati dalla tristezza
che li accompagna alla malinconia
agli atti impuri del mistero di se stessi
e della loro sgomenta cattiveria
e nel disprezzo per il mondo
godono del suo amaro sapore
E Io
rimango afflato al mio intimo sentire
a percepire il mondo che sa di cattiveria
in quel sapor del marcio che mi provoca dolore
certo che non morirò al disastro dell’umana incoscienza
ma godrò della luce divina
che si espanderà ed accompagnerà ogni mio passo
E in quel camminare
respirero’ aria Celeste
cesare moceo
tutti i diritti riservati