Cefalù: dopo la sentenza del Tar arriva la riflessione dell’Amap

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo una nota del presidente dell’Amap, Maria Prestigiacomo.

Inviterei il Sindaco di Cefalù a riflettere. Il TAR è stato chiaro. Le ordinanze del Sindaco sono illegittime. La Corte costituzionale si è espressa il 4 maggio 2017. Il TAR si è riunito il 20 aprile ed il 18 maggio 2017 quindi dopo che la sentenza della Corte Costituzionale era stata resa pubblica e quindi è evidente che ne ha tenuto conto ma la sentenza è valida da quando viene emessa non ha carattere retroattivo inoltre devono essere fatti tutta una serie di adempimenti per stabilire come procedere adempimenti che dovranno essere fatti dall’ATI ad oggi non completamente funzionante. In quanto al passaggio in consiglio comunale è sempre indispensabile non è un opzionale in quanto il comma della legge 19 con cui Amap assieme agli altri Comuni ha lavorato non sono stati impugnati dalla Corte Costituzionale quindi sono vigenti, ciò vuol dire che i Comuni che entreranno in Amap dovranno fare un passaggio in Consiglio e fare un affidamento trentennale.

Il Comune di Cefalù non poteva fare le Ordinanze perché non c’erano i presupposti cioè in parole povere da sei mesi Amap diceva al Comune di Cefalù non ti gestisco!!!

Quindi il Comune di Cefalù si rassegni. Il passato è tutto suo. Amap non ha gestito e quindi Cefalù si paghi le esose fatture di Presidiana. Al futuro di gestore penseremo poi quando sarà il momento. Preciso anche che la Corte Costituzionale è stata chiara: la Regione Siciliana non ha competenza in quanto a tariffe. Figuriamoci il Comune di Cefalù!! Chi ha stabilito la tariffa di Presidiana? Chi ha firmato il progetto di finanza con Presidiana?? Il Comune di Cefalù che non ha titolarità in tema di tariffa!!!

Ci sono troppe cose da verificare e troppe ancora da fare. Oggi l’unica certezza è che il tribunale delle imprese ha ritenuto Cefalù non legittimato ad essere nostro socio ed il Tar ha ritenuto illegittime le ordinanze del Sindaco di Cefalù

Cambia impostazioni privacy
Torna in alto