La’ potrete anche dir di
non saper chi sono stato io
mentre io so ben ricordar
chi e cosa siete stati voi
Di quelle mura subii tutti i sudori
la mia fame e la loro ricchezza
nel sacrificio d’ogni mia intimità
sommersa e annegata
nella felicità di vedermi rinascer principe di me stesso
E vissi la guerra crudele
dei miei sdoppiamenti
di sorelle e fratelli
uomini di questo mondo
assieme vili ed egoisti
di gelidi distacchi
a misurare lor stessi
e abbandonarsi senza scampo
a rimpianti e zavorre
Ripasso adesso
le epoche di quella vita
in ricordi nitidi e senza nostalgia
d’attimi d’annebbiamento
in mille notti a far da speme a mille nuovi giorni
E finalmente ora morir di vita
Cesare Moceo © ®
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