Brocato: divieto acqua potabile nelle fontane pubbliche

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo una lettera, con allegate alcune foto, che il presidente di Federcomsumatori Giovanni Brocato ha scritto al sindaco di Cefalù sul problema acqua non potabile in città.

Sig. sindaco, facendo seguito alla mia del 4 u.s. le avevo dato tempo 5gg, per ricevere le analisi effettuate “PRIMA” della fatidica data dell’incendio, nonché anche quelle effettuate dopo sino ai giorni correnti. Probabilmente non ha trovato ancora un po’ di tempo per dedicarsi alle mie richieste, visti i più che giustificati festeggiamenti alla sua riconferma a sindaco della città di Cefalù. Ma, ci sono impellenti problemi che devono trovare una immediata soluzione per la mancata erogazione di acqua potabile. Non crede? Non dimenticando, inoltre, che lei è la maggiore autorità in campo sanitario. E a tal uopo, le chiedo il motivo perché alla data del 17/06/2017 non sono ancora state apposte le segnaletiche di “acqua non potabile” alle allegate foto delle fontanelle site nel comune. E’ così che rispetta la SUA ordinanza? E’ così che lei tutela la salute dei suoi cittadini? Soprattutto quella dei bambini che vanno a giocare alla “villa”? Ha fatto distribuire, così come richiestole nella mia precedente mail, le copie dell’ordinanza a tutti gli esercizi commerciali, bar, panifici, ristoranti, B&B, pizzerie, alberghi, camping e, in parole povere, a TUTTI i soggetti che hanno a che fare col pubblico? Adesso è LEI e solo LEI il titolare del S.I.I. per la sua città. Non se lo dimentichi, per favore! E’ da un anno che Cefalù non ha acqua potabile e lei non si è preoccupato minimamente di servirsi di eventuali autobotti fornite (se richieste: l’ha fatto?) dalla Protezione civile in modo da rifornire i cittadini, ubicandole sia all’interno del centro storico, che fuori, sino a servire sia le contrade sia sant’Ambrogio. Non si può fare? Io, penso proprio di sì se altri suoi colleghi l’han fatto! Inoltre, sia in piazza C.C. che nella piazzetta vicino alla scuola materna Falcone, ci sono degli erogatori di acqua potabile (?). Le avevo chiesto da chi fossero gestite, chi faceva le manutenzioni e con quale acqua si approvvigionavano. Risposta? Nessuna. Sig. Sindaco, i cittadini DEVONO sapere cosa lei fa distribuire da fonti “potabili”. Ah, come può notare, qualcuno ha persino cancellato la scritta di acqua potabile nei rubinetti di piazza C.C. E’ o non è potabile?? E la relativa distribuzione di card gratis per i cittadini? Sempre che, l’acqua che vi fuoriesce, sia VERAMENTE potabile. Fortunatamente le scuole hanno chiuso i battenti ma, la mia domanda con quale acqua per un anno intero hanno cucinato i cibi per i bambini della scuola materna, rimane tutt’ora valida sino alla sua risposta. E, apprestandomi a chiudere, la volta scorsa ho scritto: “Qualora la suddetta richiesta non venisse evasa entro i termini sopra riportati (5 gg), mi riterrò libero di rivolgermi a tutte le Autorità competenti, al fine di tutelare la salute e i diritti degli utenti/consumatori. Altresì lei, anche nella sua qualità di autorità sanitaria, la sollecito affinché adotti, nel “più breve tempo possibile”, i dovuti provvedimenti a tutela della salute pubblica”. E’ stato solerte nel dare le risposte? No e pertanto, ritorno a chiedere un suo sollecito riscontro. Le autorità competenti, sono già in indirizzo per conoscenza! Distinti saluti.
Giovanni Brocato

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