La fondazione Giglio sotto la lente della Corte dei Conti

Affermare oggi: “Noi l’avevamo detto” non ci soddisfa. È quanto sottolinea con forza Pietro Pata, segr. reg. Anaao Assomed Sicilia, nel fare riferimento all’audizione dell’8 giugno 2016 in VI° Commissione Legislativa dove il sindacato dei dirigenti medici espresse forti dubbi sulla gestione della Fondazione Giglio, ponendo una lecita perplessità: si tratta di ente pubblico o privato? L’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi all’epoca dell’audizione era assente ed oggi alla distanza di oltre un anno, dice che: “la soluzione è vicina, ma l’equivoco resta e comporta grosse spese per mantenere organi non previsti nella gestione della sanità pubblica”.

Insomma, asserire come fa il procuratore generale della Corte dei Conti della Regione siciliana Pino Zingale al termine della sua requisitoria, che la Rete Ospedaliera sconta inefficienze e costi elevati, riecheggia forti critiche sollevate da noi già nei mesi scorsi.

La rete ospedaliera per l’emergenza ha garantito le rendite di posizione della sanità privata, colpendo il sistema della sanità pubblica, con interi territori pesantemente danneggiati (soprattutto in provincia di Messina) e con una reale prospettiva di scarsa integrazione ospedale-territorio con un appesantimento dei percorsi assistenziali e delle criticità relative alle patologie tempo-dipendenti.

Al contempo si sta svelando il grande “bluff” delle stabilizzazioni e delle nuove assunzioni con concorsi riservati per chi da precario, ha garantito per anni l’esigibilità dei LEA in questa regione, mentre cinicamente si vuole incoraggiare l’aggancio delle speranze dei tempo-determinati alle dinamiche perverse della prossima campagna elettorale.

“Per non parlare del balletto dei Direttori generali, nominati commissari straordinari – afferma Pata – anzi no, contrordine compagni, confermati fino alla vigilia di Ferragosto come commissari di loro stessi”.

L’ANAAO-ASSOMED prende un impegno con i milioni di cittadini siciliani e le migliaia di dirigenti medici e sanitari che stanno per iniziare l’ennesimo calvario di emergenze estive da affrontare con organici sottodimensionati e allo stremo (una per tutte, forse la più drammatica delle tragedie siciliane: l’ospedale di Sciacca, vero Salvatore Lucio Ficarra?)

“Attendiamo il 5 luglio, giorno di convocazione dell’assessore Gucciardi – prosegue Pata – per avere “notizie sulla rete ospedaliera”, chiederemo conto del “balletto” dei direttori generali, e del caso/scandalo del “nuovo ospedale di Ragusa”, dell’anomalia della Fondazione Giglio di Cefalù, della stabilizzazione di soli 87 anestesisti a fronte di migliaia di figure da assumere, mentre continuano le barzellette dei “Piani triennali di fabbisogno del personale” da rifare ogni mese e da ultimo, senza più confronto con i lavoratori.
“Vogliamo avere risposte concrete – conclude Pietro Pata – che vadano nella direzione di un assoluto ripristino della legalità (che vadano via i direttori senza titoli!), di una razionale revisione della Rete ospedaliera che non taglieggi più intere popolazioni, di un crono programma certo e immediatamente verificabile delle stabilizzazioni e delle assunzioni del personale sanitario tutto”.

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