Che scenario sublime
percorrer quelle vie
in un continuo incunearsi
e nascondersi tra ficus oleandri e cipressi
un ginepraio di fantastiche visioni tra mare e monti gibbosi
a un dito dal toccare il bel cielo azzurro
E l’occhio a spaziare sulle valli
sui paeselli arroccati tra le rocce
a esaltare la loro radice plebea
con il loro aspetto fiero
e il dignitoso orgoglio scalfito in un panorama di luci e di colori
a nobilitare le mie genti
Là l’emozione non da pace
ogni curva un sussulto
e una nuova suggestione di gioia
pensando al creato
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cesaremoceo @
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