Sorgenti Presidiana, dopo il pronunciamento da parte del Tar, chiede al comune di Cefalù il pagamento della fattura riguardante il mese di luglio 2017. E’ la sesta fattura che non viene pagata dal Municipio cefaludese. Lo sostiene il presidente di Federconsumatori, Giovanni Brocato, che ha ha fatto conoscere il suo pensiero in una nota. «Somme sempre più vertiginose – vi si legge – perché oltre alle sei fatture, ci sarebbero i 500.000 euro nonché, i pregressi debiti. Comune, che a tutt’oggi si ritiene non essere il titolare del Servizio idrico integrato, altro che sentenze, e che continua a non attrezzarsi per venire incontro alle esigenze della popolazione orientata ad inoltrare l’autolettura». Brocato fa sapere, inoltre, che l’11 agosto è alle porte! Per questa data, infatti, Sorgenti Presidiana ha annunciato che chiuderà il potabilizzatore. «Ma una domanda, veramente sarebbero tantissime ma tanto, continua a non rispondere, mi sorge spontanea: ma se il Sindaco si definisce, giustamente, l’autorità sanitaria, perché a tutt’oggi, dopo svariati solleciti da parte di questa associazione ed anche da parte del SIAN (18luglio2017?), non ha ancora apposto nessun divieto di acqua non potabile nelle fontanelle allocate a Cefalù?»