Siamo a Ferragosto e mancano meno di due settimane all’inizio del lunghissimo campionato di Serie B. L’obiettivo del Palermo è sicuramente quello della promozione diretta, ma non sarà impresa facile come nella stagione 2013-14, nella quale abbiamo fatto il record di punti della storia della serie B. Nella B di quest’anno ci sono nomi di assoluto spessore, leggasi il Parma e l’Empoli, ma anche squadre che hanno già sfiorato la promozione l’anno scorso e che sono state autrici di un ottimo campionato, leggasi ad esempio il Perugia.
Il Palermo di oggi è molto più debole di quello che si è imposto per distacco quattro anni fa; in quel Palermo potevamo vantare come pacchetto d’attacco Dybala, Belotti, Vasquez, Lafferty ed Hernandez. Oggi è proprio il reparto offensivo a preoccupare con l’unica certezza, Nestorovski, in ritardo di condizione e gli altri, salvo il solo La Gumina, che non danno ancora delle sicurezze vere e proprie. Il centrocampo rispetto a 4 anni fa risulta indebolito nei numeri e nell’esperienza. Uomini come Barreto, Bolzoni, ecc. (uomini che in B facevano la differenza), sono oggi sostituiti da alcuni giovani di belle speranze, fra cui Muravski e Gnahorè, e vecchi elementi della rosa che vengono da stagioni quantomeno deludenti, ovvero Jajalo e Chochev. Nel reparto difensivo abbonda la quantità di centrali, ma bisognerà verificare se si riveleranno all’altezza del compito. Inoltre vi è il grande punto di domanda che riguarda Posavec. Nel precampionato è apparso in buone condizioni atletiche ed è stato autore di buone prestazioni, ma sappiamo bene che su di lui aleggiano i fantasmi della stagione scorsa, con errori dettati forse più dalla tensione e dalla pressione che da una mancanza di esperienza.
Ad oggi le certezze dei rosa riguardano le ali. Alesaami e Morganella si sono dimostrati in ottima forma nel precampionato; inoltre, se non verrà ceduto, il Palermo potrebbe sfruttare un elemento di assoluto valore quale Rispoli. Un altro punto positivo è rappresentato dalla linea verde di casa nostra. Giocatori quali La Gumina ma anche e soprattutto Lo Faso (vale lo stesso discorso di Rispoli) potrebbero dare il loro contributo in una categoria come la B in cui contano la condizione fisica e la freschezza più che i valori tecnici in se e per se. La partita con il Cagliari ha dimostrato inoltre le capacità tattiche di mister Tedino, il quale è stato capace di imbrigliare per bene un avversario di categoria superiore.
La Serie B, lo abbiamo già detto, è un campionato lungo e quindi non bisognerà farsi influenzare dai risultati negativi e non bisognerà farsi illusioni. Bisognerà invece dimostrare continuità in un campionato molto più competitivo rispetto agli ultimi anni e che, oltre ai sopracitati Parma, Empoli e Perugia, vede in corsa per la promozione diretta squadre quali Frosinone, Pescara e Carpi che nulla hanno da invidiare alle avversarie. Oggi possiamo solo sognare, speriamo che dalla prima giornata i giocatori e l’allenatore sappiano trasformare i sogni di tutti i tifosi in realtà.
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