Cefalù: alla scoperta dei luoghi del cinema

“Cefalù: alla scoperta dei luoghi del cinema” è un progetto di cefalunews e Cefalù film festival “Pino Scicolone” per valorizzare i luoghi cefaludesi entrati nelle riprese cinematografiche. Il primo passo è la ricostruzione storica dei film girati a Cefalù. Sono diciannove le riprese, delle quali abbiamo notizia, che hanno visto la città quale set cinematografico.

Il primo film girato a Cefalù è stato “La croce di Grottamarina“. Siamo nel 1921 ed a realizzarlo è stato la Cephaledia Film. Regista Totò Lo Bue tra gli interpreti Lina Eos e Franco Celli. Racconta una leggenda siciliana ma del film restano solo alcune sequenze che sono state restaurate dall’Azienda di Turismo.

1955: Vacanze d’amore (Village magique). A dirigerlo è Jean-Paul Le Chanois. Tra gli interpreti, i giovani Delia Scala, Walter Chiari e il pugliese Domenico Modugno. Viene girato nell’allora Village Magique. E’ una storia d’amore ambientata all’interno del centro di vacanze Village Magique, aperto quell’anno a Cefalù.Un architetto francese lascia la fidanzata con cui è arrivato in vacanza per amore di una bella siciliana.

1955: La selvaggia con Rosetta D’Anna. E’ una storia di sentimenti violenti, passionale e drammatica. Del film si hanno poche notizie. A parlarne è un articolo comparso su Sorrisi e Canzoni il 10 aprile del 1955 a pagina 14. La protagonista è la palermitana Rosetta D’Anna. Le musiche furono affidate al maestro Vincenzo Curreri di Cefalù, che sviluppò il tema conduttore del film da un brano di sua composizione dal titolo “Aspra mia”. Lo stesso Curreri collaborò inoltre con ha produzione nel curare i rapporti con la città.

1959: Occhi sul mare. E’ stato girato da Giuseppe Di Francesca per la la kefa film. Gli attori sono dei non professionisti. Tra il documentario e il racconto per immagini, il film ha come protagonista il mare e la sua presenza a Cefalù attraverso la vita dei pescatori e delle loro famiglie. Il film è stato proiettato durante la manifestazione “Corto emigrati” che si è tenuta al b&b Borgo Marino.

1963: Comizi d’amore. Il regista è Pier Paolo Pasolini che fa l’intervistatore. Vi sono interventi di Alberto Moravia, Cesare Musatti, Camilla Cederna, Oriana Fallaci, Giuseppe Ungaretti con Peppino di Capri, Antonella Lualdi, Graziella Granata, Ignazio Buttata e Graziella Chiarcossi. E’ una inchiesta sull’amore e sul sesso condotta da Pasolini in varie zone d’Italia (da Milano a Cefalù, da Roma, Venezia, Firenze a Napoli, Palermo e Catanzaro). Un ritratto del nostro Paese degli anni ’60.

1967: A Ciascuno il suo. La regia è di Elio Petri. Tra gli interpreti Gianmaria Volontè, Irene Papas, Gabriele Ferzetti, Luigi Pistilli, Salvo Randone. Dal romanzo di Leonardo Sciascia. Il professor Laurana, tormentato intellettuale poco consapevole dell’ambiente in cui vive, indagando sull’uccisione del dottor Roscio e del farmacista Manno scopre molti inquietanti segreti e confida le sue scoperte a Luisa, la vedova di Roscio di cui si è innamorato. La donna, però, è coinvolta nel delitto, ordito proprio dal suo amante, e cugino, avvocato Rosello, agganciato con la mafia. Il professor Laurana, attirato in una trappola, è ucciso. Luisa e il cugino si sposano con grande sfarzo tra i commenti dei compaesani che avevano indovinato tutto ma, al contrario di Laurana, avevano scelto il silenzio.

1970: Le avventure del barone Luckner. La regia è T. Gradler. Sono degli episodi girati per la televisione tedesca che raccontano delle avventure del barone Luckner negli anni 30. Un episodio è stato girato a Cefalù con la partecipazione di Nico Marino e Antonio Augello.

1971: L’uomo di Marsiglia. La regia è di Marc Simenon. Tra gli interpreti Francoise Prevost, Richard Harrison, Mylène Demongeot. Un ladro ruba i gioielli di una diva e riesce a nasconderli prima che lo prendano. Evade e cerca di recuperare la refurtiva ma gli ostacoli sono tanti.

1972: La schiava, io ce l’ho e tu no. Regia di Giorgio Capitani, con Catherine Spaak, Lando Buzzanca e Adriana Asti. Narra la storia del possidente siciliano Dedé, stufo della moglie e dell’amante troppo oppressive. Compra una schiava in Brasile e gode di umiliarla davanti agli amici per mostrare il suo dominio, ma alla fine…

1975: L’insegnante. La regia è di Nando Cicero. Tra gli interpreti Edwige Fenech, Alfredo Pea,Vittorio Caprioli. Narra la storia di un ragazzo più interessato al sesso che allo studio. Riesce a convincere i genitori a far assumere per lezioni private una bella insegnante…

1975: Ondata di piacere (Waves of lust). La regia è di R. Deodato. Fra gli interpreti S. Dionisio, E. Turner, John Steiner, Al Cliver. E’ un erotic – thriller ambientato quasi tutto su uno yacht in cui si consumano torbide passioni tra due coppie in cerca di emozioni forti.

1984: Occhio nero, occhio biondo, occhio felino. La regia è di Goffredo Muzzi. Tra gli interpreti Maria Rosaria Omaggio, Luc Merenda, Fabiola Toledo. Narra la storia di Maria, una bambina che soffre di disagio psicologico, evade dal mondo che la circonda rifugiandosi sempre più spesso in perturbanti fantasie oniriche e fiabesche

1985: Bosco per verso. La regia è di Nuccio Vara.Tra gli interpreti alcuni attori cefaludesi. Narra la vita del poeta futurista siciliano Giacomo Giardina.

1986: Casa Paterna. Regia di Maurizio Di Liberto. Una produzione televisiva tratta dalla novella capolavoro di Maria Messina. Protagonista della novella è Vanna, una donna siciliana sposata ad un avvocato romano. Delusa e amareggiata, incapace di sopportare la solitudine e l’alienazione della grande città, decide di spezzare quel vincolo tornando alla casa paterna, centro di tutti i legami affettivi e di tutte le care memorie, “dove la sua giovinezza era sbocciata come un fiore”. Ben presto Vanna si rende conto che la sua famiglia non è disposta ad accettare la vergogna di quella separazione. Lo scorso 12 maggio “Cefalù Film Festival” ha celebrato i trent’anni del film alla presenza del regista e di alcuni attori.

1988: Nuovo Cinema Paradiso. La regia è di Giuseppe Tornatore. Fra gli interpreti Totò Cascio, Philippe Noiret, Jacques Perrin, Leo Gullotta e Leopoldo Trieste. E’ la storia di un regista affermato in crisi esistenziale che torna al paese d’origine per il funerale di un vecchio amico, proiezionista del locale cinema ormai destinato alla demolizione. E’ l’occasione per ridestare i ricordi di un’infanzia insidiata dalla povertà e dalla sofferenza, ma illuminata dal sogno del “cinematografo”, e di un’adolescenza che non ha potuto conservare il suo sogno d’amore…

1994: Mario e il mago. La regia è di Karl Maria Brandauer. Tra gli interpreti lo stesso regista, Julian Sands e Anna Galiena. Da un racconto di Thomas Mann narra tante piccole avventure che ruotano attorno alla vacanza italiana dei coniugi Furhmann. Alla viglia della partenza accettano di assistere allo spettacolo del mago Cipolla, uno strano illusionista conosciuto in viaggio. L’esperienza sarà sconvolgente e avrà una conclusione drammatica

1995: “Crusades”. La regia è di Alan Ereira, David Wallace. E’ un documentario sulle  Crociate per la BBC. Una scena è stata girata a Cefalù al Lavatoio  medievale, con la  collaborazione della  Cooperativa Teatrale Ras Melkart. I costumi dell’episodio sono stati curati da Angela D.Di Francesca.

2005: “Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio. Fra gli interpreti Sergio Castellitto e Donatella Finocchiaro. Narra la storia di Franco Elica, un regista in crisi, che per sbarcare il lunario sta preparando una rappresentazione de I promessi sposi. Un avvenimento improvviso lo costringe a una fuga in Sicilia, dove incontra Enzo, un regista di matrimoni, e Ferdinando Gravina, un principe decaduto. Il nobile propone a Elica di prendere parte alle nozze della figlia Bona, riprendendo l’evento. Il regista accetta, ma si innamora della ragazza.

2012: “Tutti i santi giorni” di Paolo Virzì. Ispirato al romanzo “La generazione” di Simone Lenzi (del quale è però una rivisitazione molto libera). Narra la storia di Guido e Antonia, una coppia di giovani: che si sono conosciuti ad un concerto in un locale di Roma, città dove ora convivono. Lui lavora come portiere di notte ed è appassionato di letteratura e storia antica, con un pallino per le agiografie; lei lavora in un autonoleggio e continua a comporre canzoni e a covare la timida speranza di tornare a cantarle in pubblico. Il loro desiderio di avere figli li porta a provare varie strade e confrontarsi con ambienti e persone radicalmente diversi.

Nell’elenco non sono stati inseriti alcuni film girati a Cefalù ma che non sono stati mai proiettati in Italia. Film dei quali a volte non si ha nemmeno notizia ma che hanno visto la luce nell’estremo oriente del nostro Pianeta.

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