Eremita senza meta
cammino il mio mondo
su aspri promontori
portandomi un po’ qua e un po’ là
come se vivessi un sogno
non diverso dalla cruda realtà d’attorno
nell’imposizione d’aver imparato
a vivere la vita
laddove ho incontrato la mia realtà
e facedomi piacere con i sentimenti dissolti
ciò che è sfumato nel tempo
E ho fatto ancora di necessità virtù
nel mio sentire con animo fraterno
ogni creatura del mondo
cercando e trovando la mia via di fuga
tuffandomi da quelle sporgenze
nel mare nero dell’inchiostro
a soffrire e gioire tra quei flutti
con l’unico scopo di mettermi in salvo
e raccontare il mondo e il suo vibrare
Là mi sono bagnato l’anima
dei drammi di tutti i giorni
e là nuoto affondo e affioro
tra le onde della speranza
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Cesare Moceo @
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