Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindaco di Cefalù.
Subito dopo che i Rappresentanti della Società Sorgenti Presidiana hanno fatto consegna degli schemi dei quadri elettrici e delle chiavi degli interruttori di comando, alle 17 di oggi sono state accese le pompe necessarie ad alimentare il serbatoio di Croce Parrino, a tal fine requisite dal Comune di Cefalù dopo che, nonostante gli obblighi derivanti dall’Ordinanza emessa il 10 agosto, la Società, in data di ieri, aveva disattivato l’impianto e con esso le pompe di sollevamento.
In alcune ore dovrebbe, pertanto riattivarsi la fornitura idrica in tutte le zone della Città che ne erano rimaste prive. E’ una situazione emergenziale che richiedeva l’adozione di provvedimenti a carattere emergenziale e voglio ringraziare le Forze dell’Ordine per l’assistenza e la collaborazione fornita. Non potevamo consentire e non consentiremo che la Città rimanga senza acqua.L’esigenza pubblica, specie in temi che attengono alla sicurezza ed alla salute dei cittadini, è sempre preminente rispetto ad ogni aspettativa vantata dal privato.
Ciò non toglie che il nostro impegno rimane orientato a risolvere la questione nel suo complesso, secondo quanto, non ci stancheremo di dirlo, specificatamente previsto dalla Legge. Ragion per cui, proprio nei giorni scorsi, abbiamo investito l’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed i Servizi Pubblici della procedura che prevede l’intervento commissariale per l’individuazione del gestore unico del servizio idrico integrato, in caso di inadempienza da parte dell’organismo d’ambito, l’Assemblea Territoriale Idrica di Palermo.
I cefaludesi hanno il diritto a vedere scorrere nei rubinetti acqua potabile, ad un prezzo equo, pari al costo che l’acqua ha nel resto del territorio provinciale.